Festival di Todi Costanzo: «Facciamo teatro anche senza soldi»

«Ragazzi non c’è ’na lira». È da questa lapidaria constatazione che Maurizio Costanzo parte per annunciare il programma del suo Todi Arte Festival che si terrà nel borgo umbro dal 6 al 13 settembre. E da quella che ha già ribattezzato «cittadella della resistenza teatrale» Costanzo lancia la sua campagna contro «tutti i Tremonti del mondo» (quelli che, per intenderci, ogni volta che si parla di cultura in tempi di crisi economica, «corrono con la mano alla fondina»). Da perfetto uomo di mondo, ma anche da appassionato paladino del palcoscenico, Costanzo sa che la cultura è la prima vittima sacrificale della crisi. Ma non si dà per vinto. Rinuncia anche al suo cachet ma non a un programma di sicuro richiamo. «I dati parlano chiaro - sospira il noto giornalista e autore teatrale - la crisi quest’anno ha falcidiato pesantemente il settore. Ma è proprio in momenti come questi che bisogna ricorrere alle armi più efficaci. E in questo settore i mezzi migliori sono i grandi attori». Per Todi, Costanzo ha arruolato personaggi del calibro di Giorgio Albertazzi (cui è affidato lo spettacolo inaugurale del 6 settembre), Franca Valeri e Roberto Herlitzka. Il secondo appuntamento vede in scena proprio Herlitzka con Nancy Brilli per «Il Poeta straniero ovvero Straniero Ugo, poeta», di Costanzo e Vaime, con la regia di Marco Mattolini omaggio ai 100 anni dalla nascita del Futurismo. Sarà poi la volta di Franca Valeri che, insieme con Urbano Barberini, sarà la protagonista, in prima nazionale, di «Oddio mamma», di Sam Borrick e Julie Stein, con la regia di Daniele Falleri. Il 12 settembre la piazza del Popolo di Todi farà poi da cornice a uno spettacolo davvero insolito. Oltre cento persone in rappresentanza di tutte le categorie e maestranze che lavorano per il teatro racconteranno la magia del palcoscenico in «Viva il Teatro».

«Si può fare cultura anche con pochi soldi - sentenzia Costanzo -. Basta che non venga mai meno la passione. E la salute, aggiungerei, visto che il teatro allunga la vita, come dimostrano le statistiche sulla longevità dei professionisti del settore».

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