da Torino
Lammiraglia Fiat, la Croma, a soli due anni dal lancio si rinnova in modo significativo e, soprattutto, compie un balzo di qualità globale, che la proietta dufficio nel novero delle vetture di classe superiore. Il suo lancio va interpretato come uno degli eventi più significativi dellattuale momento della casa torinese in quanto sottolinea la determinazione del management a portare il marchio al successo anche in quei settori del mercato in cui non, tradizionalmente, ha sempre faticato ad affermare la propria personalità. Negli ultimi 40 anni, infatti, lo ha fatto solo con la 130 e con la prima Croma, la vettura preferita anche dallAvvocato.
Nei due anni passati dallesordio, Croma ha affermato le sue doti di comfort, di qualità esecutiva, di consistenza prestazionale e di affidabilità meccanica. Nuova Croma, a questi valori, aggiunge la qualità di un progetto stilistico più forte e dai tratti più elegantemente integrati e definiti. E infatti questa Fiat è oggi una vera wagon dalla personalità forte; una qualità che si riverbera in una finizione interna di alta classe, per un comfort e una qualità della vita a bordo che reggono il confronto con il meglio del segmento.
Il modello eredita dal precedente il pianale «Epsilon», di origine Gm che, grazie al rilevante passo di 2.700 mm, ha agevolmente consentito di allungare il corpo vettura dai precedenti 4,75 metri agli attuali 4,78 senza perdere nulla del bilanciamento dinamico. La gamma dei motori si limita a un motore a benzina, il 1.800 cc da 140 cv, e a tre turbodiesel: il classico 1.9, nelle esecuzioni da 120 e 150 cv, e il potente 2.4 a 5 cilindri da 200 cv. Abbiamo provato la Croma con questultimo che, data la grande classe della vettura, ci è parso il motore più adatto alla somma di qualità della vettura. Il potente turbodiesel è disponibile solo in abbinamento con il nuovo cambio automatico a 6 marce, utilizzabile anche in modalità sequenziale. Questa Croma era anche in assetto con ruote da 18 e radiali ultra-ribassati da 225/45-18. Il posto di guida è molto corretto sul piano ergonomico, con volante a tre razze e corona di diametro contenuto, sedile anatomico dalla configurazione impeccabile per supporto laterale e «accoglienza», leva del cambio alla giusta portata per un agevole azionamento in modalità sequenziale. Il propulsore si è confermato superbo, non solo per i suoi 200 cv, che ci hanno consentito di toccare una punta di 220 orari, ma anche per la poderosa curva di coppia con picco di 400 Nm. E il cambio a 6 marce collabora per trarre il massimo da questo ottimo 5 cilindri. Lassetto dellautotelaio è solido, con perfetta taratura dellabbinamento molle-ammortizzatori e grande bilanciamento dei pesi. Nuova Croma 2.4 Multijet 20v si è rivelata straordinariamente neutra anche nella percorrenza a velocità di quasi 100 orari di rampe autostradali a 360 gradi. Anche in questa prestazione estrema non si è avvertito la minima perdita di fedeltà alla traiettoria impostata. Sui misti collinari del Monferrato, ha saputo danzare con agilità tra le curve, divorando con interessanti progressioni i brevi rettilinei.
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