Approvata la Finanziaria della Regione Lazio, approvato anche il Dpefr 2007-2009, è il momento di fare i conti con quello che ci aspetta. Lassessore al bilancio Nieri ha parlato a più riprese di una Finanziaria allinsegna di risanamento, equità, sviluppo. «Ma si è trattato solo di buoni propositi, carichi di contraddizioni - contesta il capogruppo di Forza Italia Alfredo Pallone -. La manovra è dubbiosa sul piano del risanamento, poco equa, e, per quanto riguarda lo sviluppo, inconsistente. Gli investimenti sul totale delle spese sono stati marginali e non consentono di affrontare i gravi nodi delle infrastrutture: trasporti, mobilità, sistema idrico. Più che ad attendibili politiche economiche abbiamo assistito allaffermazione di slogan demagogici, in primo luogo quello delleconomia partecipata e della trasformazione della regione in comunità».
Sul territorio si sommeranno i tagli di Prodi ai trasferimenti agli enti locali, i ticket, laumento dellIrap, i tagli ai servizi sanitari. «Il Lazio - afferma Pallone - è una regione Roma-centrica. Ma non è certo con laumento della pressione fiscale che si persegue lobiettivo della crescita. Vi è da chiedersi quali riequilibri territoriali saranno possibili con la combinazione perversa di politiche fiscali vessatorie a livello statale, regionale e comunale». In queste condizioni cè da chiedersi, prosegue lesponente di Fi, «come potrà essere rilanciata la filiera agroalimentare che negli ultimi cinque anni ha perso 14mila posti di lavoro, e come potrà essere sostenuta lindustria regionale che occorre rinnovare per dare più stabilità a uneconomia che gravita troppo sui servizi, concentrati in gran parte nella capitale». Perfino il turismo nel Lazio, pur con dati apparentemente positivi, ha caratteristiche di «mordi e fuggi» che testimonia, secondo Forza Italia, una situazione di incapacità progettuale e gestionale rispetto alle ampie potenzialità. Il gap fra Roma e la regione non muta, insomma, con lultima manovra. Semmai si aggrava.
In compenso Forza Italia ha fatto sì che nella Finanziaria figuri almeno lapertura di un fondo per la teleassistenza sanitaria. Il capitolo di spesa è stato introdotto grazie a un emendamento presentato dallo stesso Alfredo Pallone e approvato in extremis. Carenze nel sistema dei trasporti, liste dattesa, centri di cura difficilmente raggiungibili penalizzano anziani, disabili, malati cronici. Lemendamento prevede un fondo per la sperimentazione di servizi di teleassistenza domiciliare e telesoccorso. Cinquecentomila euro serviranno allorganizzazione, altri 500mila alle attrezzature. In futuro il capitolo di spesa verrà ulteriormente finanziato. Il servizio di telemedicina, gratuito per i pazienti, andrà a coprire lintero territorio regionale.
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