Finmeccanica punta su Usa e Gran Bretagna

da Londra

La parola d’ordine è «consolidare» per Finmeccanica che ha alzato le stime sui conti e, «a breve», conta di fare acquisizioni mirate in Gran Bretagna e Usa. A Londra, per presentare il bilancio del 2007, il presidente e ad Pier Francesco Guarguaglini ha tracciato la strategia del gruppo che ha pianificato un massiccio piano di investimenti (4,2 miliardi) da qui al 2010: quando la redditività salirà al 10% (7,8% lo scorso anno) a fronte di 16,5 miliardi di ricavi.
Guarguaglini, accompagnato dal condirettore generale Alessandro Pansa, ha assicurato un rafforzamento dei «pilastri strategici» del gruppo (elicotteristica, difesa e aeronautica) anche attraverso acquisizioni. «Le risorse finanziarie ci sono, ma vanno spese bene», ha detto il top manager. In ogni caso, a breve il gruppo chiuderà «una piccola acquisizione» e, se ci sarà l’occasione, «una più grande».
Insomma, Finmeccanica (più 5% il titolo in Borsa) attende il momento opportuno, anche perché il fatto che la sterlina sia scesa del 15% rispetto all’euro non significa molto per un gruppo che in Gran Bretagna conta quasi 11mila dipendenti. Porte spalancate, invece, a eventuali alleanze con partner europei; di cui è un esempio l’asse con Thales per i trasporti navali e terrestri.


Grandi aspettative, poi, sull’India: «Siamo estremamente interessati a rafforzare la nostra presenza in questo Paese», ha detto Guarguaglini mostrandosi fiducioso sulla possibilità di aggiudicarsi con Lockheed Martin la gara da 15 miliardi di dollari per i 140 elicotteri da combattimento Csar. Infine, quest’anno, AnsaldoBreda centrerà il pareggio.

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