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La Fiorentina e Toni non si fermano più

Quinto gol dell’attaccante A segno anche Fiore

Mario Tenerani

da Lecce

La Fiorentina se l'è vista brutta nel primo tempo, cancellata dal campo dal Lecce. Poi un'incredibie ripresa in cui ha disintegrato i pugliesi (in campionato mai la Fiorentina aveva trionfato in questo stadio, solo in Coppa Italia) cogliendo così il primo successo in trasferta. Un uno-due in quattro minuti di Fiore-Bojinov e dopo il solito sigillo di Toni. I viola ringraziano anche una scelleratezza di Delvecchio che con un fallo deplorevole ha lasciato i suoi in dieci. La Fiorentina di Prandelli vola: in quattro gare tre vittorie e un pareggio.
I pugliesi hanno iniziano la partita con un presidente nuovo - l'avvocato Sandro Caroppo (uomo di fiducia della famiglia Semeraro che per adesso resta al timone del club) - e un altro trofeo in bacheca per il settore giovanile: la Primavera giallorossa, sotto gli occhi dell'ex diesse Corvino (ora viola), ha conquistato a Trigoria contro la Roma la seconda Supercoppa italiana consecutiva. Tanti ex in campo: nel Lecce Gregucci, Camorani e Valdes (in panchina), nella Fiorentina Prandelli, Donadel, Bojinov (definito traditore da uno striscione e accompagnato da cori duri e fischi) e Dainelli (tra le riserve).
Il primo squillo era del Lecce con Konan: l'ivoriano liberatosi di Pancaro sparava al lato di poco. Un segnale? No, proprio un indizio. La Fiorentina partita male, arrancava nelle pieghe della gara. Il Lecce pressava i viola all'interno dei propri quaranta metri, gli uomini di Prandelli non ripartivano. C'era solo una chance in questa frazione per la Fiorentina: cross di Pasqual, uscita disastrosa di Sicignano, Toni a porta vuota appoggiava di destro ma Stovini salvava con tempismo. Quello sarebbe stato il momento giusto per vedere la Fiorentina uscire dal proprio torpore, invece niente. Un tiro dalla linea di fondo di Delvecchio impegnava Frey, poi al 28’ un'azione contestatissima dalla Fiorentina. Dopo giungevano ancora tentativi di Delvecchio (fuori di pochissimo), quindi una chusura miracolosa di Ujfalusi su Pinardi, ancora una botta di Konan e infine il penalty. Si giocava già il recupero quando, sul limite dell'area di sinistra dei viola, Cassetti nel testa a testa con Pasqual faceva schizzare il pallone sul suo braccio. Rigore dubbio, ma rigore. Pinardi dal dischetto e 1-0.
La ripresa era davvero un'altra storia. La Fiorentina era trasformata: su un corner di Bojinov, Fiore trovava una giocata delle sue e bucava Sicignano. Il raddoppio arrivava quasi subito: lancio di Di Loreto, errore imperdonabile di Cassetti, sinistro di Bojinov. Era il 7', i viola avevano in pugno la sfida. Al minuto 17 Pasqual confezionava un cross splendido, colpo aereo di Toni, Sicignano smanacciava ed era l'1-3. Un giro di lancette e il Lecce restava in dieci per un fallo stupido e cattivo su Pazienza entrato da poco in campo.

I viola con Jorgensen e Toni sfioravano adirittura il poker ma bastava così.

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