Fisco, un altro blitz nella movida I commercianti: «Persecuzione...»

Terzo blitz in due mesi. Gli agenti del Fisco e la polizia locale sono entrati nuovamente in azione in città la scorsa notte. Controllando ristoranti, pizzerie e locali notturni, ma anche molte auto di lusso. Da corso Como, ai Navigli, dalle Colonne di San Lorenzo, a Brera, fino a gran parte della zona Duomo. Insomma tutte le zone più frequentate della Movida. Con il «rischio» nemmeno tanto remoto che, a incappare in questi controlli, siano sempre gli stessi. Un centinaio di ispettori che hanno verificato scontrini battuti, posizioni dei dipendenti (contributi, tipo di contratto, eventuale presenza di clandestini). E quindi si sono occupati degli incassi in contanti e delle carte di credito. Controlli anche in discoteche che hanno «provocato» un aumento dal 50 al 100 per cento degli incassi. Tre controlli in due mesi.

Alfredo Zini, oltre a essere vicepresidente dell’Epam (Confcommercio) è anche titolare di un ristorante in zona Isola, visitato di nuovo l’altra sera dai funzionari dell’Agenzia delle Entrate. «Ci sentiamo nel mirino- spiega- Da Cecco in via Solferino sono andati due volte. Da me già tre volte, il 28 gennaio, il 14 e il 31 marzo. Non riesco a capire se sia una persecuzione...»

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