Roma

Fittizia società immobiliare truffa i cittadini in nome del Comune

La società, con sede al Portuense, millantava un'attività di mediazione mai concessa dal Campidoglio, intascando indebitamente migliaia di euro in commissioni.

Case del Comune, alcune anche di pregio, che la Campidoglio Finance S.r.l. con sede in via Mengarini al Portuense poneva in vendita ad acquirenti in buona fede. Versamenti a titolo di provvigione con la convinzione d'aver fatto un «affare», avvalorata da false certificazioni dell'Ente.
È con questo espediente che la società, millantando un'attività di mediazione immobiliare mai concessa dal Comune, ha intascato indebitamente migliaia di euro in commissioni. Un esposto, probabilmente di una vittima, ha sollevato il velo sulla maxi truffa e ha dato il via alle indagini che il pm Giancarlo Amato ha delegato alla sezione di polozia giudiziaria della Municipale, diretta dal vicecomandante Diego Porta.
Falsi i timbri, i bolli, le firme dei funzionari e dei responsabili: era vero solo il denaro consegnato ai truffatori. Gli agenti, dopo aver studiato gli atti, hanno scoperto che almeno quattro soggetti - di cui uno pluripregiudicato - utilizzavano la società per vendere con falsa documentazione del catasto e del Comune. A finire in manette sono stati un settantenne, che dovrà rispondere di truffa aggravata, sostituzione di persona e costituzione di atti pubblici falsi. Un altro si è reso irreperibile e si sospetta sia fuggito in Croazia per effetto di alcuni prelievi eseguiti sul conto della società. Quello che deteneva documentazione e timbri falsi è stato rinviato a giudizio. La perquisizione della sede della Campidoglio Finance, posta sotto sequestro, ha permesso agli inquirenti l'acquisizione di documentazione catastale, assegni di conto corrente e circolari, proposte di acquisto, determinazioni dirigenziali contraffatte con falsi numeri di protocollo e marche comunali riprodotte mediante scannerizzazione.
Attraverso il materiale sequestrato si sta cercando di risalire ad altre possibili vittime del raggiro e eventuali complici nella truffa.

Non è escluso che il quadro delittuoso si allarghi anche ad altri illeciti.

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