«Fiume di sangue» prosegue la storia di Jhon Pellam

Fiume di sangue (edito da Sonzogno), di Jeffery Deaver, è il secondo romanzo del ciclo dedicato a John Pellam (il primo è stato Sotto terra) e risale ai primi anni Novanta. Siamo a Maddox, cittadina del Missouri dove gli abitanti non se la passano bene, tra chi deve fare i conti con la disoccupazione e chi, invece, si ammazza dalla fatica. Tutti, però, sono accomunati dalla passione per il bere. Di questa località industriale si invaghisce il nostro John, di professione location scout, ritenendola il luogo ideale per girare il prossimo film. Pellam, visto che l’argomento della pellicola saranno bulli e pupe, deve darsi da fare per movimentare la vita notturna della cittadina, organizzando, nel suo camper, partite di poker. Una sera, un passante fa cadere a John il suo rifornimento di birra, ingrediente necessario per dare ancora più sapore alle sfide con le carte. Chiede spiegazioni a due persone a bordo di una vettura ma senza ottenere soddisfazione. Anzi, proprio questi due, pochi istanti dopo, uccidono un malavitoso e la sua compagna, ferendo un poliziotto. Così, da location scout, Pellam si ritrova nello sgradevole ruolo di supertestimone. Tutti lo cercano: polizia, Fbi, criminali e una bionda misteriosa. L’unica soluzione è ribaltare la partita e trasformarsi nel cacciatore.
Un problema comune a molti laici credenti è quello di trovare uno spazio adeguato per la preghiera personale. Sopraffatti dai mille impegni, dagli appuntamenti irrinunciabili, dalle trasmissioni televisive da seguire, dal cartellino da timbrare, sono in tanti che si ritrovano, stanchi, a dedicare giusto gli ultimi minuti della giornata (quando non ci si addormenta esausti) al buon Dio. Figuriamoci pensare a recitare compiete, vespri o ore medie; a maggior ragione utilizzando quei salmi che poco o nulla sembrano dire agli indaffarati uomini del nuovo millennio. Se vi trovate, in buona compagnia, tra questi «sforzati» della preghiera allora Un giro di valzer con Dio. Pregare i salmi da laici di Guglielmo Cazzulani (edito da Ancora) potrebbe fare al caso vostro. Il libro, infatti, è paragonabile ad una paterna carezza indirizzata al laico affinchè non si scoraggi; anzi, un invito a trarre proprio da questi salmi apparentemente lontani e incomprensibili, stimoli, riflessioni, soluzioni per i problemi di ogni giorno in modo che il credente possa «riscoprire nella Parola le parole per il mondo e spiegare a tutta la Chiesa come si possa parlare di Dio nel pieno centro del villaggio».
I libri più letti a Milano dall’8 al 14 gennaio 2007
1) Innocente.

Una storia vera (Grisham); 2) Rivergination (Littizzetto); 3) Gomorra (Saviano); 4) Il cacciatore di aquiloni (Hosseini); 5) Le ali della sfinge (Camilleri); 6) Stagioni (Rigoni Stern); 7) Eragon. L’eredità (Paolini); 8) Fiume di sangue (Deaver); 9) L’ordine del sole nero (Rollins); 10) Fuori da un evidente destino (Faletti).

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