Fiumicino Il sindaco distribuisce crocifissi

«Non abbiamo intenzione di rimanere fermi di fronte a una sentenza che vuole annientare la cultura cristiana del nostro Paese: ma nel pieno rispetto delle libertà di ciascun individuo rivendichiamo il diritto a difendere la nostra storia che ha radici profonde nel cattolicesimo». Con queste parole il sindaco di Fiumicino, Mario Canapini, ieri mattina, con altri 14 consiglieri comunali del Pdl e dell’opposizione, hanno dato vita a una singolare iniziativa, la prima in Italia intrapresa da un Comune autonomo, all’indomani della decisione della Corte di Strasburgo circa la presenza del crocifisso nelle aule scolastiche italiane. Il primo cittadino e gli altri hanno distribuito ai cittadini, anche stranieri, centinaia di distintivi raffiguranti il crocifisso. Lo scopo? Difendere il diritto di esporre il crocifisso negli edifici pubblici. L’iniziativa, infatti, nonostante fosse firmata «Popolo della Libertà» ha riscosso ampi consensi anche negli altri schieramenti. «Rivendichiamo - ha spiegato Mario Canapini -il diritto di difendere la nostra storia che ha radici profonde nel cattolicesimo.

Non ci siamo mai permessi di intervenire sulle scelte effettuate da altre nazioni, che hanno prevalentemente credenze religiose diverse e pretendiamo che nessuno le imponga all’Italia. Il crocifisso è e deve rimanere il simbolo della nostra storia, dei nostri sentimenti e della nostra confessione. E non consentiremo a nessuno di buttarlo via».

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