Non è stata una polemica passeggera o strumentale. Le famiglie delle vittime delle foibe e degli esuli non dimenticano lo sgarbo del sindaco, Giuliano Pisapia, che nel Giorno del ricordo ha deciso di togliere loro la parola, negando la possibilità di un intervento alla cerimonia commemorativa, proprio in largo Martiri delle foibe. Il Movimento nazionale Istria Fiume Dalmazia, con la partecipazione di altre associazioni, ha pensato subito a uniniziativa di protesta. La prima volta è stata cancellata per una concomitante manifestazione di piazza, ma ora il sit-in è convocato: davanti al Palazzo Marino, sede del Comune, lunedì prossimo dalle ore 15 alle 18 e 30. Lobiettivo? Lo spiega Romano Cramer, segretario del movimento: «Ribadire al signor sindaco Giuliano Pisapia lindignazione di tutti gli esuli istriani, fiumani e dalmati, per non aver concesso loro di prendere la parola nella cerimonia del 10 febbraio dedicata al Giorno del Ricordo». «Pur riconoscendo che, tra le varie Associazioni degli esuli giuliano-dalmati di Milano ci sono delle divergenze - dice Cramer - cè stata l'imposizione del sindaco Pisapia ad accettare solo il suo discorso, di parte, e che non condividiamo alcuni suoi passaggi».
«Mentre gli esuli manifesteranno allesterno, con un cerotto sulla bocca - fa sapere Cramer - una ristretta nostra delegazione assisterà al Consiglio comunale, dove un consigliere, esporrà anche le nostre istanze, ed in particolare, rinnoverà la rispettosa richiesta al Signor Sindaco, di chiedere scusa agli esuli».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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