di Ferruccio Repetti
Va da sé che reggere lassessorato provinciale alla Cultura non garantisce, come dire?, unenorme visibilità, soprattutto mediatica. Ma il comunista Giorgio Devoto, cui il presidente Alessandro Repetto ha conferito a suo tempo lincarico in forza degli equilibri partitici (oltre che, ovviamente, degli indiscutibili meriti culturali dellinteressato), ha saputo ritagliarsi uno «zoccolo duro» di particolare spessore promuovendo manifestazioni, incontri, dibattiti e tavole rotonde a getto continuo.
Magari - dicono i soliti incontentabili, come noi -, un po troppo a senso unico. Cioè, pendendo invariabilmente e inguaribilmente a sinistra. Si sa, lanagrafe non è acqua (Devoto è gagliardo, è stato un bravo alpinista, ma da tempo ha passato gli anta).
Non è tanto il caso delle iniziative organizzate per la celebrazione del 25 Aprile (...)