I bambini di Haiti dovrebbero essere aiutati nel loro Paese e non portati via, secondo la fondazione Francesca Rava - Nph Italia che lancia un appello per costruire un nuovo orfanotrofio a Port-au-Prince vicino allospedale della Onlus, il Saint Damien, scelto come base per montare un ospedale da campo dalla Protezione civile italiana.
«I bambini di Haiti - ha spiegato la presidente della Fondazione, Mariavittoria Rava - in questo momento sono più morti che vivi e bisogna farli sopravvivere prima di portarli in qualsiasi posto al mondo».
«Io credo fortemente che la mobilitazione internazionale per Haiti debba essere indirizzata a ricostruire il Paese per restituire la dignità di poter accogliere i propri figlì - ha aggiunto -. Per questo rivolgiamo agli italiani un accorato appello: aiutateci con donazioni e adozioni a distanza». Il nuovo orfanotrofio che la Onlus vorrebbe costruire «a tempo di record» si aggiungerà a quello aperto 20 anni fa dalla fondazione Rava, che ospita circa 600 bambini.
Anche le Ong di Agire, lagenzia italiana di risposta alle emergenze, attiveranno a breve dei programmi di sostegno e di adozione a distanza per i bimbi di Haiti, mentre lUnicef precisa che servono 120 milioni di dollari per aiutare i bambini di Haiti, garantendo loro acqua, cibo, cure e protezione allinfanzia di Haiti nei prossimi 6 mesi.
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