La Forestale senza benzina spegne solo i motori

Diego Pistacchi

La spia rossa è già accesa. Venti giorni e si spegnerà il motore. La Forestale non ha più benzina. E non è un modo di dire. Già adesso è costretta a non fare più le cose che dovrebbe, almeno a rinunciare agli interventi ordinari, per garantire come minimo l’utilizzo dei propri uomini in caso di emergenza. Ma tra meno di tre settimane la Forestale non potrà neppure più accorrere nei boschi per spegnere gli incendi o impegnarsi nelle ricerche e nel soccorso di persone.
L’allarme è confermato persino dal comandante provinciale genovese, Antonino Mommo, che ammette le difficoltà. «Sì, è vero non abbiamo più benzina, abbiamo esaurito le scorte a disposizione».
Cosa farete?
«Andremo al Santuario della Guardia, sperando che succeda qualcosa».
State già tentando qualcosa per far fronte all’emergenza?
«Stiamo grattando il fondo del barile, che però è già vuoto da un pezzo. Siamo costretti a rinunciare ai servizi di istituto».
Che significa?
«Che non usciamo con gli automezzi per eseguire quei controlli che dovremmo fare e che sono il nostro lavoro. Ad esempio non facciamo ispezioni sulle discariche, controlli sull’inquianamento e sulla salvaguardia dell’ambiente. Così riusciamo a risparmiare la benzina che potrebbe servirci per le emergenze assolute, cioè incendi e salvataggi di persone».
Per questi casi la benzina l’avete ancora?
«Per ora. Tra una ventina di giorni credo che sarà finita anche quella. Per fortuna, statisticamente, la Liguria tra maggio e luglio brucia poco. Non sono questi i mesi peggiori per quanto riguarda il numero di incendi. Ma tra un po’ inizierà la stagione calda, in tutti i sensi».
E voi non avete più benzina da «buttare»?
«Abbiamo finito i buoni Agip del governo, siamo agli sgoccioli con quelli della Erg che ci dà la Regione. Ora speriamo che qui in Liguria si trovi il modo di tirare fuori altri soldi per farci lavorare».
Se la Regione non paga la benzina, vi fermerete?
«Speriamo che qualcosa si muova. E comunque ci sono anche altri problemi, sempre legati all’assenza di fondi. Abbiamo 50 automezzi tra Land Rover e autobotti, ma non abbiamo i soldi per fare manutenzione. Sono mezzi vecchi e 4 o 5 sono già fermi in attesa di riparazione. I preventivi sono da far tremare le gambe».


Ora non mi dirà che vi manca anche l’acqua per spegnere gli incendi?
«Per fortuna no, quella almeno riusciamo a trovarla in mare. E i Canadair sono a carico della Protezione Civile, la loro benzina non pesa sui nostri bilanci, sennò addio».
O meglio, sennò non resta che sperare nella Madonna della Guardia.

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