Forza Italia, un autunno di mobilitazione

Omar Sherif H. Rida

Gettare il cuore oltre l’ostacolo. Rilanciare il partito in grande stile per tornare a vincere a Roma e nel Lazio. Dopo la pausa estiva la politica comincia a scaldare i motori e un po’ come succede per il calcio, non mancano i buoni propositi per la nuova stagione. Propositi come quelli espressi ieri dal deputato di Forza Italia, eletto nella circoscrizione Lazio I, Francesco Giro: «In autunno Forza Italia a Roma e nel Lazio sarà impegnata in uno sforzo comune per rilanciare il movimento sotto il profilo politico e organizzativo». Un rilancio che dovrà coinvolgere tutti gli eletti, dai municipi al Comune, dal consiglio regionale a quello provinciale fino a deputati e senatori. «Insieme - continua Giro - dovremo gettare il cuore oltre l’ostacolo per tornare a vincere nei nostri territori».
In vista una nuova onda azzurra quindi, con il leader del partito Silvio Berlusconi ancora in prima linea. «L’unico - continua il deputato di Fi - in grado di fondare un partito, costruire una alleanza omogenea, proporre agli italiani un grande contratto per cambiare l’Italia. Non abbiamo bisogno di improbabili leaderini perché la guida e il leader, quello vero, lo abbiamo già ed è forte e carismatico». Un leader «da difendere sempre senza ricorrere all’arma dell’epurazione, perché nessuno merita operazioni punitive e nessuno è legittimato a compierle con disinvoltura». E qui appare evidente il riferimento ai mal di pancia interni a Fi dopo la sconfitta nelle amministrative di maggio. Giro conclude poi elencando i punti su cui impostare la nuova sfida: difesa della qualità del sistema sanitario regionale, monitoraggio del nuovo Prg, trasporti, turismo, tutela dell’ambiente e, dulcis in fundo, risanamento finanziario del Comune e liberalizzazione «vera e non fasulla» delle municipalizzate.
«Sono felice - commenta il coordinatore regionale azzurro, Beatrice Lorenzin - del sereno contributo che un deputato del calibro di Giro ha voluto dare al partito nel Lazio. Concordo pienamente con l’esigenza di lanciare un nuovo progetto politico che coinvolga la base e gli eletti per radicarci maggiormente sul territorio, e per costruire, a Roma, un’alternativa forte al veltronismo. Necessità che ho evidenziato prima di Ferragosto allo stesso Berlusconi, che mi ha promesso un forte impegno personale nell’elaborazione di quello che sarà un vero e proprio piano d’attacco su Roma». I tempi dell’operazione? «Con il presidente - annuncia la Lorenzin - l’appuntamento è per i prossimi giorni mentre la stagione dei congressi si aprirà dopo il 30 novembre, quando, come da statuto, si chiuderà il tesseramento. La scommessa sarà quella di far emergere le contraddizioni interne alla sinistra. Si pensi alla candidatura della Capitale per le Olimpiadi 2016: il sindaco continua a rilanciare la palla all’opposizione, che ha più volte manifestato la sua disponibilità, per nascondere la scarsa volontà del governo a impegnarsi economicamente nell’operazione».


Per il capogruppo capitolino Michele Baldi, infine, «il rilancio del partito deve dimostrare innanzitutto un autentico amore per Roma, che dovrà unirsi a una classe politica adeguata ai ruoli e a una forte attenzione ai militanti, aggregando il più possibile e non escludendo». «Come il nostro gruppo consiliare - conclude Baldi -, nella sua totalità, ha dimostrato di fare nell’ultimo mese».

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