Sabrina Cottone
Lappuntamento è fissato per lora di pranzo: tutti alluna a Palazzo Marino. I coordinatori dei partiti di maggioranza incontreranno Gabriele Albertini per chiedere il rientro della Lega, portare le proposte comuni venute fuori dal vertice di venerdì scorso e tentare di evitare la crisi. Forza Italia da giorni è al lavoro per scongiurare la minaccia di dimissioni del sindaco e il fantasma del commissario nellanno della campagna elettorale. E per questa mattina Manfredi Palmeri ha convocato il gruppo azzurro a palazzo Marino, così che i consiglieri incontrino i vertici cittadini di Forza Italia, Luigi Casero e Maurizio Lupi, prima del faccia a faccia decisivo tra sindaco e partiti.
La Lega ha invocato lintervento di Berlusconi. «Il premier chieda a Albertini di rispettare il programma» la posizione del coordinatore Roberto Calderoli. I vertici lombardi del partito sperano di risolvere tutto in autonomia e di riuscire a ricomporre lintesa con la Lega senza bisogno di rivolgersi a Roma. Il commissario cittadino, Luigi Casero, assicura: «Chiederemo il rientro della Lega e non credo ci siano gli estremi per un intervento di Berlusconi. Confido che lincontro con il sindaco sia risolutivo. Per noi Albertini è un elemento di forza, gli chiederemo di affiancarci e di lanciare la campagna elettorale insieme a noi. Nessuno vuole metterlo in un angolo né interferire con le decisioni della giunta, puntiamo solo a evitare bracci di ferro tra la giunta e il consiglio». Sulla stessa linea la coordinatrice regionale, Maria Stella Gelmini: «Non cè in alcuna maniera la volontà di ridimensionare il ruolo del sindaco. Nella riunione di venerdì è emerso il massimo rispetto per la persona e listituzione che rappresenta da parte di tutti, incluso il leghista Giancarlo Giorgetti, che ha usato toni pacati e adeguati».
Insomma, Forza Italia spera e vuole credere che si tratti di una tempesta in un bicchier dacqua. Gelmini è convinta che lo scontro sia nato a causa di «incomprensioni». Spiega: «Albertini ha una diffidenza verso la politica che è certamente un pregio, ma può diventare un limite quando ha a che fare con i partiti della Cdl che hanno un senso del ruolo e dellistituzione. Non siamo mica il Partito comunista che vuole telecomandare i suoi». E ancora: «Da parte di tutti cè la massima stima per Albertini. La scelta delle dimissioni non sarebbe compresa dai cittadini e continuare a insistere sul commissario rischia solo di creare danni in campagna elettorale».
I partiti porteranno a Albertini un pacchetto di richieste su Sea, cartolarizzazioni e bond. «Sulla privatizzazione Sea la proposta è di valutare ulteriormente la possibilità di una prelazione pubblica e se risulta impossibile stabilire che la vendita riguarda al massimo il 30 per cento delle azioni e non quote superiori» spiega Casero. Sui bond: i partiti chiedono di sapere quali vantaggi di bilancio produrranno. Sulle cartolarizzazioni verrà chiesto di valutare meglio gli immobili da vendere.
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