Forza Italia verso una «soluzione unitaria»

Giovedì prossimo si terrà un altro confronto

Marcello Viaggio

«Si va verso una soluzione unitaria» afferma Sandro Bondi. «Senza né vinti né vincitori» secondo Davide Bordoni. «Con un dialogo molto costruttivo» anche per Stefano De Lillo.
È durato quattro ore, dalle 9.30 alle 13.30, ieri, l’atteso summit fra i vertici locali di Forza Italia in via dell’Umiltà. A presiedere l’incontro il coordinatore nazionale del partito, Sandro Bondi e il vicecoordinatore, Fabrizio Cicchitto. Al tavolo della discussione tutti gli eletti di Roma e del Lazio, fra cui il deputato Giorgio Simeoni, l’europarlamentare Alfredo Antoniozzi, la coordinatrice regionale Beatrice Lorenzin, il vicepresidente del consiglio regionale Stefano De Lillo, il capogruppo capitolino Michele Baldi. Il summit, il quarto della serie dopo le Comunali, era molto atteso dopo la ventata di polemiche delle ultime due settimane. Dapprima la richiesta di dimissioni del presidente romano Giampaolo Sodano avanzata dal capogruppo uscente al Campidoglio, Pasquale De Luca. Quindi l’elezione del nuovo capogruppo, Michele Baldi, con quattro voti su sei. Da ultimo le roventi polemiche del consigliere Fabio De Lillo e di Sodano contro la nomina di Baldi. La «questione romana» è diventata di botto la «questione del capogruppo». Sono volate parole grosse da entrambe le parti. Sotto lo sguardo interessato dei partiti di centrosinistra. Loro pure lacerati in dure polemiche interne, ma blindate all’esterno, lontano da sguardi indiscreti.
Il vertice di ieri in via dell’Umiltà ha raggiunto l’obiettivo di raffreddare le posizioni, di ritrovare l’intesa dentro Forza Italia in vista dei prossimi importanti appuntamenti di luglio? Di sicuro l’intervento e l’autorevolezza di Sandro Bondi hanno raggiunto un primo obiettivo. Mettere d’accordo i contendenti su un punto essenziale: bisogna discutere, confrontarsi, trovare una soluzione. «Che non può che essere unitaria» ha rimarcato Bondi. Sui contenuti dell’intesa, invece, serve ancora riflettere. Nessun comunicato ufficiale è uscito da via dell’Umiltà ieri mattina. Il summit è stato aggiornato alla prossima settimana, a giovedì.
Ma in quattro ore di dibattito di che cosa si è parlato in concreto? «È stato un dialogo costruttivo» afferma Stefano De Lillo: «Noi - aggiunge, parlando anche a nome del fratello Fabio - abbiamo chiesto di azzerare le nomine all’interno del gruppo capitolino ed arrivare a un accordo. La partecipazione di Bondi all’incontro è stata fondamentale, significa il rilancio dell’iniziativa politica di Forza Italia a Roma».
Che significa azzerare il gruppo? «Che bisogna discutere. È una questione di metodo prima di tutto. Poi chiunque può fare il capogruppo, non è quello il problema. Noi comunque abbiamo la massima fiducia in Bondi e Cicchitto, siamo perfettamente in linea con l’invito ad una soluzione unitaria».
Del tutto tranquillo, invece, Michele Baldi, convinto che la sua posizione «esce rafforzata dall’incontro di ieri». Non nasconde qualche battuta polemica il consigliere comunale Antonello Aurigemma, secondo il quale, diversamente da quanto afferma De Lillo senior, al vertice «si è parlato solo delle linee politiche da adottare su Roma e la regione». «Il partito - precisa Aurigemma - non ha nessuna intenzione di entrare nel merito delle scelte del gruppo al Comune di Roma. Anzi, dell’argomento non se n’è neppure parlato, al contrario di quanto annunciato dai giornali. Baldi resta il capogruppo, e lo resterà fino a quando ci saranno 4 persone che lo sostengono. Sarebbe il caso che il gruppo di minoranza parlasse meno sui giornali».


E il partito a Roma? Le polemiche su Sodano sì o Sodano no? «Non si è parlato di quello» afferma il consigliere comunale Davide Bordoni: «Si è ragionato dei problemi al gruppo. Stiamo cercando però di chiudere il quadro in modo unitario. Finalmente la discussione non va avanti con i comunicati stampa, ma attraverso un tavolo politico di altissimo livello, come ho sempre auspicato».

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