Il francese Watine re del Nokia Open

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Maria Pia Gennaro

da Venezia

Finale thrilling per il Nokia 9300 Italian Seniors Open, terza prova del Tour europeo riservato agli «over 50». La magica Venezia e il suo tracciato degli Alberoni hanno offerto il loro meglio ai 74 seniores partecipanti. Quello che viene ritenuto come uno dei percorsi più belli del nostro Paese (e non solo!) si è offerto al gioco in tutto il suo splendore: fairway in condizioni perfette e green veloci e dall’ottima tenuta. Merito indiscusso anche del suo presidente, Marco Croze, che insieme ai sette uomini sul campo, lo ha curato e accudito, arrivando persino a girare di persona sul campo per eliminare personalmente i numerosi pappi dei pioppi che rendevano bianchi i fairway. Nel circolo, carico di storia e tradizione, l’accoglienza è stata assolutamente perfetta con moltissimi soci che si sono offerti volontari come caddie e per l’ottimale svolgimento della gara. Finale con grande suspense, dicevamo, con il francese nato in Marocco Gery Watine che, grazie a due birdie nelle ultime due buche, ha portato al play off l’irlandese Eamonn Darcy, uomo di grande esperienza e uno dei giocatori di spicco di questo torneo. I due hanno affrontato l’ultimo giro insieme mettendo in mostra un grande golf sul links stretto e contornato da alberi dove «bisogna giocare con squadra e righello», come abbiamo sentito commentare. Watine, che ha chiuso il discorso spareggio alla prima buca, non è solo al suo primo successo nel Seniors Tour, ma in assoluto dopo una trentennale carriera da professionista e un brillante curriculum da dilettante che l’ha visto per anni componente del team d’oltralpe in compagnia di personaggi come Patrick Cotton e Philippe Phoujoux. Il francese era andato al comando al termine del primo giro con un 67 con il quale aveva eguagliato il record del percorso detenuto dal mitico Arnold Palmer e replicato da David J. Russell l’anno scorso e da Darcy e Nick Job quest¹anno. Con questo successo, e la prima moneta di 25.500 euro, Watine balza al comando dell’Ordine di merito con un totale di 41.685 euro. Il francese sorridendo ha dichiarato che «Il successo dà una bellissima sensazione, è per quello che ho iniziato a giocare. Purtroppo ho dovuto aspettare tanto tempo!» Ma la sua vittoria più grande è stata quella di sconfiggere la malattia che lo aveva colpito dieci anni fa e l’aveva costretto ad abbandonare le gare fino al 2003.


Solamente quarto Sam Torrance che desiderava aggiungere anche questo titolo ai due Open d’Italia conquistati nel 1987 e nel ’95 e male gli italiani con Giuseppe Calì 26°, Baldovino Dassù 37°, Pietro Molteni 38°, Alberto Croce 62° e Angelo Passamonti 69°.

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