Francia, l'Ump apre a Bayrou. Sinistra divisa

Grande manovre per i ballottaggi alle amministrative. Il MoDem, il nuovo centro di Francois Bayrou, non ha ottenuto grandi risultati ma rappresenterà la chiave per assicurarsi la vittoria al secondo turno

Francia, l'Ump apre a Bayrou. Sinistra divisa

Parigi - La destra cerca il centro per limitare i danni, la gauche lavora per confermare e rendere più netto il successo di ieri nel primo turno delle municipali francesi: sono partite le grandi manovre per gli accordi elettorali in vista del ballottaggio di domenica prossima. Marsiglia e Tolosa saranno teatri delle principali battaglie.

L'Ump cerca Bayrou Il MoDem, il nuovo centro di Francois Bayrou, non ha ottenuto grandi risultati ma un pò ovunque rappresenterà la chiave per assicurarsi la vittoria al secondo turno. Il corteggiamento ufficiale è arrivato stamattina dalla destra Ump: «Facciamo un accordo globale», propone il partito del presidente Sarkozy al MoDem, in cambio dell’appoggio ai candidati di Bayrou e a Bayrou stesso, in difficoltà a Pau contro l’avversaria socialista che gli è davanti di un punto.

Sinistra divisa Segolene Royal ha invitato a fare «accordi ovunque» con il MoDem, ma molto più prudente è apparso finora il sindaco di Parigi, Bertrand Delanoe, che su scala nazionale punta, come la Royal, alla guida della gauche: si è rivolto prima agli «amici» Verdi, forte del suo 41,6% di preferenze e di una sinistra mai così forte nella capitale. «Sinistra, aria di primavera», titola "Liberation"; «La sinistra avanza, la destra resiste meglio del previsto», gli fa eco "Le Figarò"; «Il Ps in cerca di un successo netto al secondo turno», replica "Le Monde". Nelle parole dei principali commentatori c’è l’idea condivisa di un voto favorevole alla sinistra in questo primo turno, ma senza la prevista «ondata rosa» di protesta contro Nicolas Sarkozy, presidente da 10 mesi.

L'Eliseo: piccola sconfitta Dall’Eliseo, intanto, trapela un’accettazione di quella che viene definita una «piccola sconfitta», ma

si rifiuta l’idea di «voto di protesta». Domenica prossima saranno soprattutto le due battaglie più importanti e incerte - quelle di Marsiglia e Tolosa - a definire quanto abbia vinto la sinistra e come abbia perso la destra.

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