«Napolitano Giovgio, Giovgio Napolitano...». Sono passati quasi sei anni dallelezione al Quirinale di Giorgio Napolitano, eppure lui e lallora presidente della Camera Fausto Bertinotti che sei anni fa spogliando le schede lo proclamò inquilino del Colle, sono lontanissimi. Colpa del welfare, e di una frase di Re Giorgio («La questione sociale è importante, ma non può essere usata per bloccare le riforme») che per il subcomandante Fausto è «indicibile».
Apriti cielo: il Quirinale ha smentito, il Pd Nicola Latorre ha attaccato Bertinotti, che invece è stato difeso dalla Lega Nord («È lunico comunista trinariciuto rimasto») e dal compagno Paolo Ferrero: «La coesione sociale è stata sacrificata sullaltare della competitività».
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