Bruxelles - Sulla «ripetuta e grave diffusione di notizie stralciate dai verbali di intercettazioni telefoniche», Bruxelles vuol vederci più chiaro. Franco Frattini, il vicepresidente della Commissione Europea, scrive infatti al ministro della giustizia Clemente Mastella per chiedere spiegazioni, citando il caso del portavoce del presidente del Consiglio Silvio Sircana, come esempio di persone coinvolte anche se estranee a qualsiasi ipotesi di reato. Secondo il commissario responsabile della giustizia, sicurezza e libertà, si «tratta, se confermate, di violazioni della direttiva 95/46 sulla protezione della privacy che non possono essere ulteriormente consentite senza una ferma reazione istituzionale, di competenza delle autorità italiane». Frattini, secondo quanto si legge in una nota, «inviterà nei prossimi giorni il ministro della giustizia Clemente Mastella ad intervenire ed a fornire una più completa informativa su di una vicenda che non può comportare soltanto reazioni politiche di sdegno, peraltro assai giustificate».
A tutela della privacy - ha ribadito Frattini - non c'è solo la direttiva europea.
Come si ricorda nella nota, c'è la Convenzione Europea dei diritti dell'uomo, alla quale l'Italia ha aderito, e la Carta di Nizza del 2000 che inserisce la privacy tra i diritti fondamentali. «L'Italia applichi quindi pienamente i suoi doveri di intervento contro ogni ingerenza lesiva della privacy»- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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