Un furto di trecce di rame sulla linea Roma-Viterbo, fra Monte Mario e La Storta, ha causato ieri mattina dalle 6 alle 9 pesanti ritardi alla circolazione ferroviaria in direzione di Roma. Circa 20 treni sono stati cancellati e sostituiti con autobus. «Questa notte ignoti hanno rubato circa 40 metri di cavi in rame in tre punti del tracciato ferroviario per unestesa di tre chilometri - fa sapere Trenitalia -. Ma la sottrazione di rame non comporta problemi di sicurezza alla circolazione ferroviaria. Lasportazione di materiale realizzato con il prezioso metallo, infatti, provoca lattivazione istantanea dei sistemi di sicurezza che governano le tecnologie utilizzate per la gestione della circolazione ferroviaria. Le Ferrovie dello Stato hanno sporto denuncia contro ignoti».
«Continuano i furti di rame che stanno causando ingenti danni e non solo allimmagine delle Ferrovie dello Stato ma anche disagi ai pendolari e turisti - commenta Luigi Camilloni, presidente dellOsservatorio Sociale -. Ormai il furto di rame è diventato il business di questi ultimi anni della criminalità italiana e romena e questo deve far riflettere sullopportunità di correre ai ripari assicurando alla giustizia i responsabili. Nonostante siano spesso stroncati prontamente dalle forze dellordine, tali fenomeno è diventato anche europeo. Ed è per questo motivo che andrebbero potenziati i controlli nei porti, ispezionando i container in partenza per lestero ma soprattutto andrebbero aperte delle indagini per scovare le organizzazioni criminali dedite a questo lauto commercio illegale». «Quello che comunque continua a far sorridere - conclude Camilloni - è il fatto di come a Roma sia diventato facile far sparire nel nulla le trecce di rame senza lasciare traccia. Forse è giunto anche il momento di potenziare la prevenzione di tali attività illecite, dove la Capitale sta detenendo il triste primato di epicentro dei furti e dello smistamento del prezioso metallo».
E sempre ieri quattro giovani operai italiani, tutti residenti in provincia di Frosinone, sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia di Tuscanica, per furto di rame. Sono dipendenti di una ditta che sta eseguendo lavori allinterno della centrale fotovoltaica più grande dItalia, a Montalto di Castro. Il rame è stato restituito alla ditta.
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