«Lobiettivo della Iata è raggiungere la crescita zero nella produzione di CO2 e di contribuire a un futuro senza più anidride carbonica». È quanto ha sottolineato il Direttore Generale e Ceo della Iata (lAssociazione Internazionale del Trasporto Aereo), Giovanni Bisignani, intervenuto allaeroporto di Fiumicino sulla salvaguardia dellambiente. Non mancando, peraltro, di diffondere i dati della crisi che dallo scorso anno investe lintero settore del trasporto aereo.
Il numero uno della Iata ricorda che «laviazione incide per il 2% sul totale delle emissioni globali di CO2. Grazie ai continui sforzi del settore per migliorare lefficienza, laviazione civile oggi influisce in maniera minima su un grande problema come quello dei mutamenti climatici». Tuttavia, «per affrontare questa emergenza e migliorare le performance ambientali, la Iata sta orchestrando gli sforzi dellindustria del trasporto aereo basandosi su «Quattro Pilastri»: investire nella tecnologia, un impiego operativo più efficace degli aeromobili, la realizzazione di infrastrutture efficienti e lapplicazione di misure economiche positive». Secondo Bisignani, «la strategia sta già dando risultati. Nel 2009 le emissioni dellaviazione caleranno del 4,5%. In parte ciò è dovuto a unattesa riduzione del 2,5% dovuta alla crisi economica globale. Il resto - aggiunge - è da collegare a tale strategia». «Le compagnie aeree stanno investendo in aeromobili dai consumi più contenuti e stanno dismettendo i vecchi esemplari.
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