Gadget di lusso e hotel per gatti Così i padroni fanno le fusa ai mici

Un passo leggero, di velluto, che marca silenzioso le strade del mondo. Gli occhi chiari e dilatati, di una forza che tiene sotto scacco roditori, artisti e presidenti: il felino che, secondo Mallarmè, è il più «caro ai solitari». Da dio egizio a star con gli stivali e la voce di Antonio Banderas; da emblema del randagio, col fiuto dell’opportunità e un sano snobismo per chi non lo vuole, a intestatario tra capo e coda di milioni di euro se un padrone molto speciale passa a miglior vita e decide che Micio è stato l’unica fortuna davvero impagabile. Tutto questo, può essere un gatto: e infine, il protagonista di un merchandising a dir poco insospettabile.
Come Michael Jackson, come Marylin Monroe, Micio ispira gadget sempre più trasversali. Solo su eBay - il più celebre mercato online - gli articoli dedicati ai gatti superano quota 1800 negli ultimi tre mesi. Vanno dalla webcam alla cuffia chirurgica (proprio così), passano per l’arredamento e il bricolage, trionfano nel vestiario e arrivano a un valore di 756 euro: è il caso di un disegno del 1912, firmato da Renato Natali, lo schizzo nudo e semplice di un gatto appisolato. E, a proposito di quadri. Svariati studi (Oxford e Cambridge, tra gli altri) sostengono che il gatto abbia una innata attitudine alla pittura. Tant’è che nel 1993, a New York, una tela made in China dipinta da mici è stata battuta all’asta per ben 30 milioni di dollari. A spasso coi loro gattoni in braccio, a dispetto delle polemiche tuonanti sui tagli alle spese superflue, le star di Hollywood danno fondo a boutique come la famosissima Fifi Romeo (Los Angeles), che a «Fuffi» dedica reparti dalle cifre vertiginose.
Ma quanto si è disposti a spendere per una venerazione che, a giudicare da certi picchi, rasenta il feticismo? Una borsa senza particolari griffe, solo perché a forma di gatto, può arrivare a costare in America 1085 dollari. E i brevetti su accessori riservati a lui, con tanto di design sempre più mirato, non si fanno fermare dal languore dell’economia. Da banali tiragraffi (una soluzione così battezzata perché «Fuffi» impari ad affilare gli artigli su questo mobile, risparmiando i divani di casa), fino a palestre congegnate per lui: cifre che si aggirano senza colpo ferire sui 2000 euro. Non manca un hotel a 5 stelle riservato ai mici: il Longcroft Luxury Cat Hotel (Hertfortshire, Regno Unito). E collari diamantati, uno in particolare: si chiama Mèche, e costa 16.000 dollari.
Il gatto più prezioso del mondo? È un «Savannah», meticcio di lusso, nato dall’incrocio tra un felino africano e un comune gatto domestico. La cosa poco comune è che nel Regno Unito gli è stato assegnato un valore di 100.000 sterline (l’equivalente di 120.000 euro).
C’è chi scuce 600 dollari per una banale infezione ai denti del suo povero gatto, e chi - lo racconta il Daily - dall’Europa ha raggiunto il Nuovo Continente solo per salvargli la vita: 12.000 euro investiti con successo, giacché in Europa era già stato sentenziato il suo de profundis dal veterinario.


Briccone come Silvestro, mistico e lunare come lo Stregatto di Lewis Carroll: riflette le nostre smanie di conquista perché più del cane - assicurano gli esperti - vive nel gusto di scegliere, promuovere e bocciare. E vivere a qualunque condizione, senza sudditanze dai grandi amori. Una malia secolare che, come quella dei dongiovanni per le donne più determinate, proprio non conosce crisi.

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