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Il gallese Pilkington al San Domenico è sul tetto d’Europa

Maria Pia Gennaro

La stagione dell’European Challenge Tour è terminata con l’Apulia San Domenico Grand Final e con il gallese Mark Pilkington incoronato numero uno d’Europa dopo essersi classificato alle spalle dell’inglese James Hepworth nell’ultimo evento dell’anno. La tensione, nello splendido scenario del San Domenico Golf, era palpabile con i primi 45 giocatori dell’ordine di merito, in campo per la conquista delle prime 20 posizioni che hanno assicurato la «carta» per l’European Tour 2007. Al tirar delle somme, Hepworth con il suo successo e i 42.800 euro della prima moneta, è riuscito a rimontare dalla 29ª alla 5ª posizione e ad entrare nei 20 migliori. L’inglese ha iniziato l’ultimo giro con tre colpi di vantaggio ed è riuscito a mantenere il sangue freddo controllando la rimonta degli avversari e chiudere in 69 per un totale di -13. A due colpi Pilkington, l’argentino Rafael Echenique e lo svedese Alexander Noren. Secondo successo in carriera per il giocatore inglese, professionista dal 1997, che è sempre rimasto nel Challenge Tour, ma ha dovuto interrompere per un anno i tornei nel 2002, quando gli è stata diagnosticata una leggera forma di epilessia. Guarito è ritornato alle gare l’anno successivo e ha colto il suo primo successo nell’American Express Los Encinos Open, il che gli ha permesso di arrivare 11° nell’ordine di merito finale e di disputare la sua prima stagione nell’European Tour. Nel 2007 ci ritorna a pieno merito, felicissimo e supportato anche dai molti amici che ha nel Challenge Tour che hanno tifato per lui. «Questo è il più bel giorno della mia carriera», ha dichiarato questo ragazzone di quasi due metri con le gote arrossate dal sole pugliese e dall’emozione.
Il secondo posto di Pilkington e l’assegno di 19.156 euro gli ha consentito di scavalcare lo svedese Johan Axgren ed essere incoronato vincitore della stagione e di un circuito spesso tenuto, a torto, in poca considerazione ma che riveste una grandissima importanza perché crea campioni del futuro, giocatori che, nel giro di poche stagioni arrivano anche in Ryder Cup come è stato il caso di Thomas Bjorn, Henrik Stenson e molti altri. A Pilkington è stato consegnato anche il Rolex Award. «Non potevo sperare di più» ha detto il gallese appassionatissimo di football. «È stato come vincere Campionato e Champions League in un colpo solo». Unico grande rammarico ma anche un dato che fa riflettere, l’assenza per il secondo anno consecutivo di giocatori italiani.

L’Italia rimarrà comunque un punto di riferimento per il Challenge Tour perché il San Domenico Golf ospiterà, a pieno merito e per il terzo anno consecutivo, il Gran Final 2007.

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