Galliani blinda Pato, ma non lo fa con Pirlo

Calciomercato, il City: Elano e 22 milioni per Maicon. Ma lui vuole Real o Chelsea Salta la trattativa Sensi-Fioranelli: nebbia sul futuro della Roma

Galliani blinda Pato,  
ma non lo fa con Pirlo

Soldi pochi, in Italia ancora meno e la colpa è dei procuratori che taglieggiano le società, almeno secondo Maurizio Zamparini. Adesso che si è trovato un vero colpevole, è tutto molto più semplice, si conosce l’interlocutore, si gioca a carte scoperte e giù bordate. Così l’emozionante presidente del Palermo, ha deciso di lanciare una proposta indecente a tutti gli altri colleghi: «Abbattiamo il 30 per cento degli ingaggi. È la prima cosa che dobbiamo fare per reagire allo strapotere di certi procuratori che ai giocatori insegnano solo come strappare aumenti sui contratti in corso».
L’ultima moda dei calciatori è una frase a metà del guado, un po’ border line e un po’ da mascalzone: «Voglio che i tifosi sappiano che ho sempre amato questa maglia, non la dimenticherò mai e andare via per me sarà dolorosissimo». Domanda: e allora perché non resti? Risposta: «Ragazzi, qui non si vince un beato...». È l’ultima trovata per quelli che hanno la prospettiva di guadagnare di più in un altro club e quindi iniziano a mettere sotto pressione i presidenti. Ogni giorno c’è un nuovo caso, ieri è stata la volta di Cesc Fabregas, talento a cui improvvisamente l’Arsenal sta stretto: «La mia famiglia è catalana e tifa per il Barcellona - ha detto il regista spagnolo -, ma sono sicuro che se dovessi firmare per il Real Madrid capirebbero. L’Arsenal non vince nulla da quattro anni». Con tanti saluti ai tifosi che però lui, Cesc Fabregas, non dimenticherà mai.
La vicenda di Maicon è identica a quella di tante altre: «Voglio vincere la Champions, quindi al Manchester City non ci vado». Il suo agente Antonio Caliendo ha già detto che se il Real vuole fare la squadra più forte del mondo, deve prendere il terzino più forte del mondo, cioè Maicon. Ma da Madrid nessun segnale, l’offerta seria è arrivata solo dal City che ha pronti 22 milioni di euro più Elano. Ad Antonio Caliendo è stato chiesto come mai il suo cliente pensi al Real o al Chelsea, quando gioca già in una grande squadra: «Il calcio di oggi non è più quello di una volta - ha risposto -, le cose cambiano rapidamente e non esistono più bandiere. Tutto si può vendere e tutto si può comprare, poi ci sono i bilanci da salvaguardare e via dicendo». Tradotto: prima c’era il dottor Moratti sempre pronto, adesso non è più così, e proprio per andargli incontro e salvare il suo bilancio, andiamo da Florentino Perez, la nuova frontiera del guadagno per noi tutti.
Come difendersi? Adriano Galliani ha spiegato cosa sta succedendo: finchè non esiste un’offerta, ogni calciatore è incedibile. Fa una sola eccezione per Alexandre Pato, il futuro: «Per lui ho ricevuto una megaofferta che ho rifiutato». Il Chelsea di Carlo Ancelotti ha messo sul piatto 50 milioni di euro: «Pato avrà un prolungamento di contratto - ha chiarito -. Ripartiamo da lui perché credo che non ci sia al mondo nessun giocatore non ancora ventenne così forte». Ma la regola vale solo per il brasiliano: «Pirlo è incedibile finchè non perverrà un’offerta tale da renderlo negoziabile». Ma qualcosa c’è anche in entrata, Dzeko resta la prima scelta, poi Luis Fabiano e Adebayor: «Ho avuto un colloquio con Arséne Wenger l’altro giorno e abbiamo convenuto che ci saremmo riparlati se ci fossero state le condizioni».
Ma soldi ne girano pochi, anche quando servono per comprare un club come la Roma.

È di ieri sera la notizia che la Italpetroli, controllante indiretta della società giallorossa, ha rifiutato l’offerta di acquisto della cordata rappresentata da Vinicio Fioranelli. Il comunicato: «Nonostante gli sforzi profusi non si sono realizzate le condizioni per proseguire nella valutazione di un’eventuale operazione». Trattativa interrotta, insomma: bisogna capire se per sempre.

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