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Galliani boccia la Juve, promuove Lotito e sogna la Champions nel 2016

Chiacchierata a 360° gradi di un Galliani che parla del Presidentissimo, di Allegri, Conte, Balotelli e di una Juve sempre più lontana. Il sogno? il Milan in finale di Champions a San Siro nel 2016

Non più una grande sintonia con la Juve certifica un Galliani, ora più vicino alle posizioni nerazzurre
Non più una grande sintonia con la Juve certifica un Galliani, ora più vicino alle posizioni nerazzurre

Complice l'ottimo e inaspettato avvio di stagione dei rossoneri, Galliani si è detto convinto che il calcio milanese abbia imboccato la strada giusta per tornare a competere ad alti livelli. L'ad rossonero ha espresso questo pensiero e svelato alcuni interessanti retroscena in due interviste concesse agli inviati del Corriere della Sera e de La Stampa a poche ore dal big-match che vedrà la truppa di Inzaghi sfidare la corazzata Juve, in un match dal sapore particolare, visto che sulla panchina dei Campioni d'Italia siede quel Massimiliano Allegri che ha guidato il Milan fino a pochi mesi fa.

Galliani ha confermato che in passato, prima che Conte lasciasse la Juve e che Inzaghi diventasse la prima scelta del club rossonero, la società aveva pensato al tecnico dei tre scudetti consecutivi della Vecchia Signora come il condottiero adatto per guidare la rifondazione del Diavolo. Vi furono anche dei contatti con i rappresentanti del tecnico salentino, ai quali però ad un certo punto non è stato dato seguito perchè il Milan ha cominciato a riflettere sulla possibilità di dare la panchina della prima squadra ad Inzaghi, cosa che è poi effettivamente avvenuta. Proprio in merito al modo un po' burrascoso con cui è iniziato questo nuovo corso, Galliani ha voluto precisare che per ora Seedorf, esonerato dopo pochi mesi per far spazio a Superpippo, non ha ancora presentato alcuna richiesta ufficiale di risarcimento danni e che quindi per ora la possibilità che si finisca in Tribunale è remota. Quindi ha voluto descrivere l'attuale situazione societaria, affermando che il mercato rossonero è stato fatto di concerto tra tutte le componenti della società e che Inzaghi ha avuto i giocatori necessari per poter mettere in pratica la sua idea di calcio. Relativamente ai rapporti con Barbara Berlusconi, Galliani ha dichiarato che parlarne ormai è superfluo, perchè vi è una divisione delle competenze che sta funzionando. Ha quindi espresso la gioia per la rinnovata vicinanza di Silvio Berlusconi alla squadra, che tra grande beneficio dal costante interessamento del Presidente, e ha auspicato che nella finale 2016 della massima competizione continentale, che si terrà a San Siro, il Milan sia una delle due squadre in campo.

Sull'ex tecnico, che si è accasato alla Juve, non ha espresso stupore, affermando che:

"Dopo aver visto Leonardo andare ad allenare alla Pinetina" non c'è più nulla di cui stupirsi. Passando a parlare del "governo" del calcio, ha avuto parole di apprezzamento per Lotito e ha assicurato che Tavecchio non è un:

"Burattino nelle mani di chi, come il presidente della Lazio, si è speso per la sua elezione" e che "sarà in grado di fare le riforme che servono al nostro calcio".

Infine ha confermato come rispetto ai tempi in cui alla Juve c'erano dirigenti come Giraudo, oggi vi sia sintonia sulle questione politiche più con la dirigenza dei i cugini interisti che con i Bianconeri.

L'ultimo pensiero è stato per Balotelli, che sarebbe stato ceduto a malincuore da Galliani, il quale si sarebbe convinto di come questa soluzione fosse inevitabile, dopo aver capito che Balo voleva andare via.

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