Roma - «No, non si può gettare in pasto ai lettori in questo modo un nome e cognome in un contesto di scandali, prostituzione, ricatti e estorsioni. Il solo accostamento a questo mondo configura un massacro dell'identità e della dignità di una persona». Mauro Paissan, componente dell'Autorità Garante della privacy e giornalista, commenta così la pubblicazione del nome dell'onorevole Sircana nell'ambito della cronaca sull'inchiesta giudiziaria di Potenza.
«A prescindere da eventuali violazioni della disciplina riguardante il segreto istruttorio, in questo caso - osserva Paissan - siamo di fronte a un cittadino a carico del quale non risulterebbe nulla se non una conversazione tra due fotografi e la dichiarata volontà di ordire un ricatto».Il garante della privacy: a rischio la dignità delle persone
Paissan interviene sul caso Sircana: "Non si può gettare in pasto ai lettori un nome e cognome in un contesto di scandali, prostituzione, ricatti e estorsioni. Siamo di fronte a un cittadino a carico del quale non risulterebbe nulla se non una conversazione tra due fotografi e la dichiarata volontà di ordire un ricatto"
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