Uno si chiede: che differenza cè tra la provincia (con la «p» minuscola) di Milano e quella di Crotone? Risposta: qualcosa come 3 milioni di abitanti, o poco meno. E allora suona quantomeno strano che la Provincia di Milano (con la «P» maiuscola) bussi alla porta di quella crotonese per avere un aiutino. Più precisamente, perché le venga spiegato - da un Ente che sovrintende a 27 comuni - come far funzionare una stazione unica appaltante in un territorio che di comuni ne comprende 134. Eppure, a quanto pare, è successo. E in Calabria se ne fanno un vanto.
Ieri, infatti, una nota dellamministrazione provinciale di Crotone fa sapere che «il dottor Leone Talia, direttore del settore Appalti, provveditorato ed economato dellEnte presieduto dallonorevole Guido Podestà ha chiesto al dirigente della Stazione unica appaltante di Crotone, dottor Angelo Marescalco, notizie sulla procedura da seguire per la costituzione e il funzionamento della Sua (la Stazione unica, ndr) nel capoluogo lombardo». A cosa serve una «Sua»? In sostanza, a coordinare le gare dappalto per i lavori, i servizi e le forniture di interesse comunale e provinciale. Perché siano andati andare a chiedere lumi fin laggiù, non è chiaro.
Tuttavia, in Calabria lhanno presa come una medaglia. «Il fatto che la Provincia di Milano chieda supporto alla nostra piccola provincia rappresenta per lamministrazione che presiedo una grande soddisfazione», gongola il presidente Stano Zurlo.
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