Cronache

Gasperini affronta Zeman: «Il Genoa farà divertire»

Gasperini affronta Zeman: «Il Genoa farà divertire»

Il tormentone che si è trascinato in settimana oggi troverà una risposta. Allo stadio Via del Mare sarà o meno vendemmia di gol con i due moduli più spregiudicati della serie cadetta? Da una parte ci sarà Zeman con il consueto tridente Babù, Osvaldo, Valdes, dall'altra Gasperini con i suoi tre moschettieri e il ritorno di Greco come bocca di fuoco centrale. «Finirà 0-0» aveva ironicamente commentato Enrico Preziosi, «sarà una partita divertente» ha sottolineato ieri il tecnico rossoblù alla rifinitura. Certo sarà il confronto tra due scuole di calcio simili che si sono incontrate per poi dividersi.
«Essere in competizione con un tecnico come Zeman è un onore anche se ci conosciamo da vecchia data - ha ammesso Gasperini - Esattamente da quando, ragazzo, giocavo nel Palermo e lui allenava la Primavera». Stima reciproca, ma un solo confronto tra i due allenatori con la vittoria del tecnico rossoblù. Il bilancio totale dei precedenti indica invece due vittorie, due pareggi e nove sconfitte per il Grifone in casa del Lecce e se il discorso si limita al campionato cadetto si deduce che il Genoa non ha mai raccolto il bottino pieno. A questo poi bisogna aggiungere che i giallorossi in casa sono imbattuti da 21 turni consecutivi.
Campo difficile dunque e proprio forte di questa consapevolezza ieri a Pegli Gasperini si è soffermato sulle armi che oggi potrebbero colpire la retroguarda leccese nella quale spiccano due nazionali, il giocatore del Mali Diamoutene e lo slovacchio Petras che quest'anno Zeman impiega sempre nella marcatura a uomo della punta centrale avversaria. E allora ecco gli schemi su calcio da fermo. Sul corner si sgancia De Rosa, sulle punizioni dalla distanza i due uomini in barriera diventano parte di un'azione da innescare o sull'esterno o sull'interno, sulle punizioni ravvicinate la finta del destro di Milanetto stende un tappeto rosso al sinistro di Adailton già in gol con il Piacenza. E in fondo, proprio dalle cosiddette palle inattive, la squadra del boemo ha incassato le tre subite fin qui. «Non lo sapevo - ha replicato Gasperini sorridendo - ma certo noi dobbiamo saper capitalizzare tutte le nostre occasioni. Contro il Lecce non possiamo permetterci di sbagliare. E' una squadra che ha un potenziale offensivo notevole. La loro sconfitta con il Treviso va interpretata come il segnale di un campionato molto equilibrato».
Poi certo c'è il gioco. Il compito di avviare la manovra oggi a Lecce toccherà a Milanetto. Una scelta obbligata dettata dal fatto che Longo, l'alternativa in fase di impostazione, è stato colpito da un attacco febbrile ed è stato depennato dalla lista dei diciannove convocati nella quale invece risulta presente , tra gli altri, anche il giovane portiere Russo chiamato al posto di Rubinho che tornerà disponibile per la partita con l'Arezzo. «Siamo tutto sommato in una situazione buona - ha commentato il mister - Figueroa sta recuperando e in questa settimana l'ho visto beme. Greco ha recuperato, è rimasto un po' Juric e un po' Lopez oltre alla febbre di Longo. E poi è fisiologico che tutte le squadre in questo campionato ci sono due, tre giocatori che stanno fuori. La vittoria con il Piacenza ci ha spinto al secondo posto e contiamo di restarci ancorati, anche dopo la trasferta di Lecce. Ci aspetta una partita difficile, ma alla nostra portata».

E nel Salento a sostenere la squadra ci saranno anche 150 suppoters rossoblù.

Commenti