Socievole e giocherellone, il 27 settembre, uscito di casa, ha seguito i suoi consimili in una scorribanda fino al mezzanino della stazione QT8. E da allora di lui si sono perse le tracce. Fino allaltra sera alle 21, quando i volontari dellEnpa sono stati chiamati per «indagare» sui miagolii proveniente da dietro un muro di Pagano, quattro fermate più in là. Si perché lo «scomparso» è un gatto, bello, grosso, nero a pelo lungo. Poi liberato, smontando un pannello in marmo.
Il felino, un po ammaccato e denutrito ma tutto sommato in buona salute, ha subito dimostrato di avere famigliarità con gli umani. Tanto da far pensare a un gatto domestico. Bastava trovarne il proprietario. Un rapida ricerca in Internet, nelle varie bacheche «animali smarriti», ed è comparso lappello del padrone di Pippo, con allegati numero di telefono e foto
Luomo, chiamato dallEnpa, inizialmente è stato un po scettico su un ritrovamento dopo oltre un mese, poi lincontro con il micio e «tutto bene quel che finisce bene».
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