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Gay Pride, ora Vendola difende l'esibizionismo: "Le forme etero più pacchiane sfilano sempre"

Il governatore della Puglia si racconta a GQ e prende le parti delle "forme più trasgressive e spettacolarizzate di esibizione dell'identità gay" che sfilano un giorno all'anno. E accusa: "Le forme più pacchiane dell'identità etero sfilano anche nei palazzi del potere tutti i giorni dell'anno"

Gay Pride, ora Vendola difende l'esibizionismo: 
"Le forme etero più pacchiane sfilano sempre"

Roma - "Le forme più trasgressive e spettacolarizzate di esibizione dell'identità gay, normalmente, sfilano un giorno all'anno; le forme più pacchiane e spettacolarizzate di esibizione dell'identità etero, nella sua versione più maschilista e più machista e anche più greve, sfilano anche nei palazzi del potere tutti i giorni dell'anno". Con queste parole Nichi Vendola si racconta al mensile GQ che gli dedica un'insolita e provocatoria copertina in cui indossa per l'occasione un grande orecchino da zingaro ispirato ai versi di Federico Garcìa Lorca.

Per il governatore della Puglia, l'omofobia non appartiene soltanto alla cultura di destra, ma anche a quella di sinistra, "che rappresenta l'omosessualità come una devianza piccolo-borghese". Nonostante questa cultura omofoba attraversi in modo trasversale la politica e la società italiane, secondo Vendola "oggi vale la pena pagare il prezzo della propria libertà piuttosto che soffrire due volte.

È ingiustificato l'atteggiamento di chi si nasconde, di chi fugge dalla propria verità, perché i tempi sono molto cambiati, perché ci si dà coraggio gli uni con gli altri". 

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