Andrea Tornielli
da Roma
Il Vaticano «deplora» le parole di monsignor Milingo, che ieri, dopo essersi dileguato nel nulla per alcune settimane, è ricomparso a Washington e ha partecipato a una conferenza stampa sostenendo la necessità di riaccogliere nella Chiesa i preti sposati e di abolire il celibato. La prima presa di posizione ufficiale sulla vicenda è un comunicato nel quale si afferma che «la Santa Sede non ha ancora ricevuto notizie precise sulla finalità del viaggio negli Stati Uniti dAmerica di mons. Milingo, già Arcivescovo di Lusaka in Zambia». «In ogni caso - continua la nota vaticana - se le dichiarazioni che gli vengono attribuite circa il celibato ecclesiastico risultassero vere, non rimarrebbe che deplorarle, essendo ben nota la disciplina della Chiesa al riguardo». Si tratta di una posizione ancora interlocutoria, determinata dal fatto che la Santa Sede non ha ancora potuto attingere informazioni di prima mano sulla vicenda. Intanto impazzano le ipotesi: una catena televisiva texana ieri pomeriggio ha riferito che Milingo avrebbe in programma un incontro con Dan Brown, lautore del «Codice da Vinci». Che cosa accadrà ora? Tutto dipende dalle prossime mosse dellarcivescovo esorcista. Di certo, se dovesse permanere nelle sue posizioni e unirsi nuovamente allagopunturista coreana Maria Sung, «sposata» secondo il rito del reverendo Moon, su di lui si abbatterebbe la scomunica e la riduzione allo stato laicale. Larcivescovo, come si ricorderà, era già stato ammonito nel 2001 dallallora cardinale Ratzinger, ma il suo repentino ritorno in Italia e la sua richiesta di perdono a Papa Wojtyla, aveva fatto sì che la minacciata scomunica non si concretizzasse.
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