Le Generali reggono l’onda d’urto

Mibtel meno 0,91%. Raffica di sospensioni

Giornata debole per Piazza Affari, con raffiche di sospensioni al ribasso, nel finale di seduta, sia sul listino principale sia tra i titoli minori, sulla scia del peggioramento dei mercati. Il Mibtel ha così ceduto lo 0,91% a 17.812 punti, mentre lo S&P/Mib ha perso lo 0,65% a 23.622 punti. Tiene il comparto dell’energia, seduta ancora negativa per Telecom Italia e Fiat. I titoli del credito hanno guidato l’onda dei ribassi. In controtendenza solo Intesa SanPaolo (più 1,30%) e FonSai (più 0,55%). Pesanti, invece, Bpm (meno 12,96%), Mediolanum (meno 9,15%) e Unipol (meno 7,32%). Contiene le perdite nel finale di seduta Unicredit (meno 4,02%) nel giorno in cui Moody’s ha tagliato il rating del gruppo. Flessioni anche per Mps (meno 4,67%) e Ubi Banca (meno 4,19%). Leggero calo per Mediobanca (meno 0,23%) che ha tenuto l’ultimo consiglio di sorveglianza prima del ritorno alla governance tradizionale. Regge l’urto Generali (più 0,09%). L’Enel (più 2,48%) ha intonato i titoli del comparto dell’energia. Segno più anche per Eni (più 1,76%) ed Edison (più 2,12%). Exploit di Tenaris (più 8,68% a 11,5 euro), più contenuta Terna (più 0,41% a 2,4). Affonda, invece, Saipem (meno 5,52%).Ancora una giornata con il segno meno per Telecom Italia e Fiat.

Il titolo del gruppo telefonico (meno 2,39%) ha segnato scambi pari all’1,61% del capitale ordinario, mentre il Lingotto (meno 6,79%) sconta l’incertezza che ha colpito il settore anche a livello europeo. Chiusura contrastata per le principali Borse europee. Londra ha chiuso in rialzo dello 0,35%, Parigi in rialzo dello 0,55%, invece Francoforte ha chiuso in ribasso, con l’indice Dax che perde l’1,12%.

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