Dalla fabbrica del fango al ciclostile delle battute. Non pare vero, ma anche Roberto Benigni, che ieri sera a Vieni via con me si è esibito gratis, è incappato nel vizietto di saccheggiare altri comici, come è già successo a Daniele Luttazzi. La musa ispiratrice del comico toscano è il sito di satira Spinoza.it , il cui successo è certificato dalle migliaia di contatti giornalieri e dal gradimento del pubblico per il libro «serissimo » edito nei mesi scorsi da Aliberti. I due principali autori del sito collettivo (ma chiunque può pubblicare una freddura) sono stati «assoldati» per dare una mano al Robertone nazionale, che se n’è anche uscito con una battuta al volo («Ringrazio i ragazzi di Spinoza »), forse per mettersi tecnicamente al riparo da qualche maligna accusa. Ma il fatto resta: Benigni ha perso la verve e ha fatto ricorso a un aiutino per fare bella figura. Tanto la sua presenza era a titolo gratuito e la sua «fonte» ne era al corrente. Gli italiani meno, ma tant’è.
I curatori del sito, contattati dal Giornale , sono ben contenti di essersi guadagnati la ribalta nazionale: «Eravamo tra il pubblico,da un po’ lavoriamo per lui – racconta Stefano Andreoli –. Anzi, alcune battute sono state scritte “apposta”. Non era obbligato a citarci, non c’era nessun accordo. E quindi lo voglio ringraziare, visto che in passato Luca Barbareschi citò una battuta su Haiti e Tiger Woods senza dire nulla ». Ma qualche lettore del sito non l’ha presa benissimo: «Se anche Benigni inizia a rubacchiare... », scrive regulus . «Mi sarei aspettato qualcosa in più da Benigni, saccheggia Spinoza a mani basse »,replica maxthewax , con swt che ricorda pericolosi precedenti: «Non è la prima volta, comunque mezzo repertorio è roba vostra, cavolo!». «Benigni sta rubando battute su battute! », insiste Barnabo , mentre danny azzarda: «Essere “saccheggiati” da Benigni è una consacrazione? », e via indignando. Sul forum va anche peggio: «Il ringraziamento vale per tutte le battute o solo per la prima?», si chiede Barbauss .
Dov’è il plagio che ha fatto infuriare gli spinoziani? Le battute sono almeno una decina, alcune già pubblicate sul libro. Ne citiamo quattro, tre sul caso Ruby e una su Mills, solo per restare alla prima parte del monologo. La prima è «il premier coinvolto in vicende torbide con una minorenne. Per motivi di privacy non sarà reso noto il nome del premier », che nella narrazione di Benigni è diventata«per ragioni di età non è stata data l’identità del presidente del Consiglio ». Poi c’è la battuta sulla mafia del Cavaliere («Vogliono colpirmi con le escort») che Spinoza commenta «com’è noto, anche a Falcone riempirono la casa di mignotte » e che Benigni ha manipolato così: «La mafia ha cambiato stile. (...) Una volta ammazzavano, adesso ti mandano due diciottenni a letto».
E ancora la dichiarazione di Ruby in un’intervista: «Il mio sogno è fare il carabiniere», seguita dalla battuta «il modo migliore per incontrare di nuovo Berlusconi ». Nella versione di Vieni via con me il comico toscano commenta: «Questa Ruby peraltro da grande ha detto che vuole fare il carabiniere. Si vede proprio che ci tiene a rivedere Berlusconi...». E infine c’è la frase sull’avvocato David Mills, che Benigni ripete in modo identico: «Fu corrotto da un dipendente di Berlusconi, con i soldi di Berlusconi, per testimoniare il falso in un processo contro Berlusconi. Ma non si capisce chi è il mandante». Anche la canzone finale è una specie di autoplagio.
La prima versione è del 1995 ed è stata «adattata» ai nuovi protagonisti della politica e ai nuovi tormentoni.
La frase «Io sono il leader, il Salvatore» è diventata «Io sono il Cesare, leader mondiale» per fare rima con «Io sono il papi, l’utilizzator finale», da Funari, Scognamiglio e Mastella si è passati a Santanchè, Verdini e Ghedini. Per qualche rima e una scopiazzatura, in effetti,non c’era bisogno di pagare Benigni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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