Il Genoa impara a soffrire e mette la «quinta» per la A

Il Genoa impara a soffrire e mette la «quinta» per la A

Il Genoa centra la quinta vittoria consecutiva superando a Marassi il Vicenza per due a zero grazie ai gol nel primo tempo di Carobbio e nella ripresa di Gasparetto. Missione compiuta da parte della squadra di Gasperini che però ha sofferto molto prima di sbloccare il risultato. Oltre a Milanetto squalificato non hanno giocato altri titolari, Criscito e Rossi. Con la formazione rimaneggiata i rossoblù hanno rischiato di subire il Vicenza al 10’ con Zeytulaev che ha calciato a lato da posizione ravvicinata e al 20’ con Schwoch che ha tirato alto sulla traversa. Al 33’ dopo che Di Vaio aveva sbagliato la rete del vantaggio, Carobbio, fino a quel momento il peggiore in campo, ha scagliato il pallone alle spalle di Zancopè su punizione. Un gran gol che ha cambiato il match. C’è da registrare ancora una superparata di Rubinho su Schwoch e poi tutti negli spogliatoi. Nella ripresa succede poco anche perché il Vicenza cala e il Genoa si difende con ordine. Nel finale arriva anche il raddoppio di Gasparetto, bravo a sfruttare una corta respinta di Zancopè su tiro di Coppola.
Rubinho 7. Il brasiliano nella partita sulla carta più facile risulta fondamentale grazie ad un intervento strepitoso su Scwhoch nel primo tempo. Poi tanta sicurezza.
Bega 6.5. Non perde mai la tramontana, unico neo della partita l’ammonizione che gli farà saltare il match con la Juventus.
Stellini 7. Tanta esperienza e tanta sostanza. Anche stavolta non fa rimpiangere De Rosa e dimostra, togliendo la palla gol a Vailatti, di aver la forma di un ragazzino.
Masiello 6.5. Inizia male sbandando su alcune palle aeree ma poi si riprende e finisce in crescendo.
Galeoto 6.5. Schierato a sorpresa al posto di Rossi va oltre al compitino con una prestazione convincente e abile nelle conclusioni difensive.
Carobbio 6. Sostituisce in regia Milanetto e onestamente sbaglia partita. Non riesce mai ad incidere ma quando tutti invocano la sua sostituzione tira fuori dal suo repertorio il pezzo migliore, ovvero il calcio di punizione. Una bomba che regala il vantaggio ai rossoblù e fa ritrovare il sorriso. (Dal 18’ st Juric 6.5 il croato entra e dà il suo consueto contributo di grinta).
Coppola 6. Sbaglia molto ma ha il merito di non mollare mai e alla fine viene premiato con un «quasi gol» trasformato da Gasparetto.
Fabiano 6. In una giornata generalmente opaca, anche lui incide meno del solito.
Di Vaio 5.5. Rispetto alla partita con il Bologna pure lui fa un passo indietro, la speranza è che pensasse già alla Juventus.
Gasparetto 6.5. Là davanti non gli arrivano rifornimenti e lui sembra faticare ma non appena il Genoa mostra segni di risveglio lui dimostra di esserci e segna il gol del raddoppio.
Leon 7. Esce tra gli applausi e dimostra di non gradire la sostituzione. Peccato per questa polemica con Gasperini perché in campo ha dato il suo contributo di classe e fantasia.

Strepitosa una sua cavalcata di trenta metri che per poco non andava a segno.
Gasperini 6.5. Rischia qualcosa a mettere in pratica il turn-over ma alla fine ha ragione lui. Ora sotto con la Juve, partita che è più di un jolly.

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