Per il giudice sportivo il petardo l'ha lanciato lui e si è procurato «lievi lesioni», ma lui che è a casa con una stampella e sei punti di sutura proprio non ci sta e con il suo avvocato ha già deciso di presentare una denuncia: vuole vederci chiaro. Il giallo della bomba carta esplosa nel settore ospiti allo stadio Olimpico di Torino in occasione di Juventus-Genoa si arricchisce di ulteriori particolari. Il giudice sportivo Giampaolo Tosel ha infatti inflitto al Genoa 4mila euro di multa tra l'altro «per avere, al 20° del primo tempo, un suo sostenitore, fatto esplodere maldestramente nel proprio settore un petardo, riportando lievi lesioni». Luca M., il tifoso ferito, dalla sua casa del ponente genovese, appena ha appreso la notizia, ha contattato il suo avvocato per decidere sul da farsi e probabilmente domani presenterà un'accurata denuncia. Anche perché in questa incredibile vicenda lui è considerato dalla polizia un semplice testimone e non un soggetto che ha fatto esplodere un petardo. E il tifoso ferito che ha problemi di deambulazione vuole capire chi è stato a far esplodere l'ordigno che gli costerà parecchie giornate di lavoro visto che come rappresentante di commercio nessuno gli pagherà i giorni in cui resterà a casa.
Chi invece è pronto a tornare in campo è Francesco Bega che ha scontato la squalifica e sul finale di campionato ha le idee chiare (per la cronaca invece nello Spezia è stato squalificato Alessi e alla società è stata inflitta una multa di 15mila euro per gli sputi ai guardialinee). «Abbiamo la convinzione di fare bene e quella che il campionato è aperto - ha dichiarato Ciccio Bega - Ci fossero stati sottratti dei punti sarebbe stata un'ingiustizia, ora prepariamoci ad affrontare questo finale emozionante». Il difensore rossoblù non si unisce al coro anti Napoli. «Non pensiamo al Napoli, piuttosto a collezionare il maggior numero di vittorie a partire da quella con il Treviso - ha sottolineato -. I veneti sono una squadra veloce che gioca un buon calcio.
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