All'andata la Re(g)gina s'inchinò al Principe tre volte e tornò a casa a mani vuote. Al ritorno il Principe malconcio non può restituire la visita alla Reggina che vorrebbe ricambiare l'offesa. Dopo la tripletta di novembre, oggi Milito al «Granillo» sarà il convitato di pietra. Uno spauracchio in meno per i padroni di casa che non hanno alternative alla vittoria, un pensiero in più per Gasperini che in attacco si affida ancora una volta a Ruben Olivera.
A Reggio Calabria quella contro il Genoa è la partita dell'anno, anzi della vita, per dirla con le parole del capitano Ciccio Cozza: «Per noi è l'ultima chance, tutte le speranze che riponiamo nella salvezza passano da qui». Si è mobilitata una città intera: prima l'appello del sindaco ai tifosi, poi il regalo di tremila biglietti agli studenti con uovo di Pasqua in omaggio (il biglietto era dentro!). E ancor prima si era mossa la società col tagliando unico per le due gare contro Genoa e Udinese. Ma le motivazioni non mancano neppure al grifo che deve tenere a distanza Fiorentina e Roma. L'assenza di Milito non può essere un alibi. Tanto più che il Genoa si troverà di fronte il peggior attacco della serie A (22 gol fatti), la peggior difesa con quella del Lecce (48 gol subiti) e una squadra che in casa ha vinto solo due volte. Oltretutto contro il Genoa mancherà il difensore migliore, Valdez, e il bomber Corradi. Va detto però che la Reggina al Granillo ha fatto sudare sia i viola, sia i giallorossi, imponendo a entrambi il pareggio. Gasp ha convocato 19 giocatori, compreso Thiago Motta che però resta in dubbio. Il provino a cui è stato sottoposto ieri non ha sciolto tutte le riserve. Nella lista del tecnico figurano i giovani della Primavera Lamanna, Costantini ed El Sharaawy.
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