Genoani con la voglia di «stadio» in piazza

Genoani con la voglia di «stadio» in piazza
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(...) che piace a quei tifosi ancora sprovvisti di biglietto. Un’idea che il Comune ha preso in considerazione. Ma anche un’idea che ha già scatenato un braccio di ferro tra tutti i soggetti interessati, primo tra tutti Sky, la tv digitale che di cedere i diritti della partita proprio non ne vuol sapere.
Con ordine. Ieri mattina l’assessore allo Sport Giorgio Guerello aveva già messo in moto la macchina. «Siamo alle prime battute - la prende con calma -. Ho scritto una lettera al Genoa per invitare la società a parlarne con noi. Comunque ora dovrà decidere il Comune». Perché serva allora l’adesione del Genoa è presto detto. «Ci sono in ballo problemi contrattuali, sociali, di ordine pubblico e finanziari - aggiunge Guerello -. Il Comune investe già sullo stadio, paga tutto del Ferraris, speriamo che il Genoa ci dia una mano per le spese, noi non abbiamo più soldi». La risposta al momento non arriva, La società di villa Rostan attende di leggere la lettera di Tursi e si riserva di valutarne i contenuti. L’entusiasmo è un’altra cosa.
Ma intanto una delle premesse di Guerello è già viziata alla base. Quell’«alla fine decideremo noi» stride con l’identica frase che arriva dalla prefettura. «Se il questore mi farà presente che la situazione dell’ordine pubblico potrebbe richiedere l’installazione di maxi schermi - interviene il prefetto Giuseppe Romano -, deciderò di dare il via libera a questa soluzione. Ma solo in questo caso. Non ci possono essere altre motivazioni». Stessa linea che arriva dal questore Salvatore Presenti, che non è contrario a priori, perché avere già la stragrande maggioranza dei tifosi riuniti in centro consentirebbe di gestire meglio l’eventuale esultanza.
Resta però lo scoglio può grosso. Che è insuperabile. Sky dice no. «Non se ne parla nemmeno - taglia corto Tullio Camiglieri, direttore della Comunicazione di Sky -. I nostri diritti sul calcio sono pagati a caro prezzo, ed è inutile fare certi contratti a inizio campionato». Neppure il problema dell’ordine pubblico potrebbe cambiare le cose. «Abbiamo già detto no per altri casi, come Atalanta-Brescia e Fiorentina-Brescia - aggiunge il dirigente Sky -. E allora cosa dovremmo fare per Roma-Lazio o Milan-Inter? La verità è che restiamo sul no per rispetto alle centinaia di locali pubblici che solo a Genova hanno l’abbonamento con noi per offrire ai loro clienti la partita. E anche per gli abbonati privati. Un sindaco non può mica chiedere un maxischermo per l’anteprima di Star Wars perché al cinema non ci stanno tutti.

E poi diciamolo: i maxi schermi portano iella. È provato». Sky è irremovibile. Intanto i tifosi sono già partiti alla volta di Bobbio, dove c’è la filiale più vicina della Cassa di Risparmio di Piacenza che vende ancora i biglietti per lo stadio.

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