In via Buccari c'è una Silicon Valley tutta alla genovese

(...) Albareto capì tutto in anticipo e fu il precursore di quel gioiellino di Elsag che salvò la holding Finmeccanica con la sua vendita e l'inventore di Postel, la cui sede a Multedo è quasi un monumento vivente o, meglio, operante, all'intuizione imprenditoriale di Albareto.
Poi, basta girare l'angolo per imbattersi in una traversina di «via delle nuove tecnologie - Enrico Albareto», che è via Buccari, una stradina lunga poche decine di metri. Pochi, ma sufficienti a racchiudere addirittura tre dei nostri piccoli miracoli economici che vi stiamo raccontando in questi giorni.
Al numero 21 di via Buccari, infatti, c'è la sede di Ecomission di Walter Pilloni, l'imprenditore che produceva motorini elettrici in Cina e che ha deciso di spostare la sede dell'azienda a Sestri, con un viaggio esattamente opposto a quello della quasi totalità degli imprenditori.
Qualche palazzo prima, al numero 9 di via Buccari, c'è Telerobot, l'azienda di Ico Vivado e David Corsini che sembrano una sorta di incrocio fra Archimede Pitagorico e Pico de Paperis (e non conosco la loro segretaria, ma deve somigliare certamente alla lampadina Edi) e che sono riusciti a trasformare via Buccari 9 nella capitale italiana della robotica, versione al pesto della Silicon Valley.
Ecco, oltre a queste due storie che vi abbiamo raccontato nei giorni scorsi, in via Buccari ce n'è un'altra. Il civico, stavolta, è il 19, interno 21. E l'azienda in questione è RGM, società che opera da oltre 25 anni nel settore della conversione dell'energia che ha stretto un accordo con l'ABB, leader mondiale dell'energia e dell'attivazione, per la cessione del ramo d'azienda che si occupa del mercato ferroviario e, in particolare, della progettazione e produzione di convertitori ausiliari per il settore ferroviario rotabile.
In questo caso, ci guadagnano tutti. RGM potrà concentrarsi sul vero core business (insomma, siamo di fronte a un vero ramo d'azienda), cioè la progettazione e la produzione di sistemi di alimentazione per applicazioni medicali e industriali e legati a mercati emergenti nel settore della produzione di sistemi per le energie rinnovabili. E l'ABB potrà ulteriormente rinforzarsi nel settore dedicato al mercato ferroviario. Insomma, un affarone per tutti.
Anche e soprattutto per Giuseppe Guerra, che di RGM è l'amministratore delegato, ma anche e soprattutto il fondatore. Un italiano, un imprenditore italiano, che ha avuto un'intuizione, l'ha sviluppata, l'ha fatta crescere e l'ha trasformata in un miracolo, tanto da essere appetito da una multinazionale.

Gente che, notoriamente, non perde tempo ad occuparsi di roba poco interessante imprenditorialmente.
A me, anche stavolta, sembra un miracolo. Poi, magari, è più facile far finta che via Buccari non esista. Più facile, meno onesto.
(9-continua)

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