Cronache

Casarza Ligure chiude il bilancio in attivoNonostante i tagli del governo

I conti in ordine, certificati da un avanzo di amministrazione di 51mila euro. Casarza Ligure manda in soffitta il bilancio consuntivo con il segno più davanti: «Di questi soldi - spiega il sindaco Claudio Muzio - 40mila saranno utilizzati per investimenti».
Un anno difficile, con tagli statali per circa 800mila euro che talvolta hanno levato il sonno: «Nonostante ciò abbiamo mantenuto l'Imu sulla prima casa al 4 per mille, rimborsato prestiti per 200mila euro, ma soprattutto incrementato il patrimoni comunali con l'acquisizione dell'ex comunità montana, il cui valore immobiliare è stimato attorno al milione e mezzo di euro». Il primo cittadino riserva anche una stoccata all'opposizione, rea di aver lasciato negli anni di propria gestione numerosi mutui: «Nel 2012, tra interessi e rimborsi della quota capitale, abbiamo speso oltre 400mila euro, ovvero il 13 per cento delle entrate correnti».
Giorgio Firenze, capogruppo di «Casarza è di tutti», sottolinea orgoglioso come «più della metà delle opere promesse per quest'anno siano state eseguite, nonostante le difficoltà economiche. Abbiamo asfaltato strade per 50mila euro, anche in zone che mai avevano visto il bitume. Questo - prosegue - a dimostrazione dell'attenzione che abbiamo nei confronti delle frazioni, così come promesso nel nostro programma elettorale».
L'opposizione, presente in aula con due soli membri su cinque, non dà troppa battaglia e vota diversamente: Daniele Raffo si astiene senza opporre alcuna critica, mentre Luca Banchero esprime la sua contrarietà al documento contabile e chiede a gran voce l'implementazione dell'albo pretorio online per una maggiore trasparenza. «Ci sono state difficoltà con il sistema informativo - ammette Muzio -. È vero, di determine e delibere di giunta viene indicato solo il titolo, ma il Comune è sempre aperto ai cittadini. Purtroppo ogni volta che eravamo pronti a redigere il regolamento che normasse la pubblicazione degli atti, cambiava la legge.

È un impegno, comunque, che mi prendo volentieri: sulla trasparenza nessuno può dirci nulla visto che ogni mese divulghiamo le nostre indennità, anche se ciò non è obbligatorio».

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