(...) e strisce Carnival, casa madre di Costa crociere, ha deciso che la sede resterà a Genova. Il che, per la città e di questi tempi, è un grandissimo risultato.
La seconda coincidenza è la consegna di «Oceania Riviera», la nuova ammiraglia del gruppo guidato da Frank Del Rio che opera nel settore delle crociere extralusso, da parte di Fincantieri. Il bicchiere mezzo pieno dice che il fatto che la nave abbia preso il mare, diretta a Barcellona, dove sarà presentata al grande pubblico l11 maggio, è un grande risultato, pensando che fino a pochi mesi fa si parlava solo di blocco dei lavori, di nave sequestrata nel cantiere e di penali che lazienda avrebbe dovuto pagare allarmatore per i ritardi di consegna. Il bicchiere mezzo vuoto dice che, in questo momento, i cantieri di Sestri Ponente sono senza navi. Ma è vero che stanno per arrivare la chiatta e loff shore di cui si è parlato nei mesi scorsi e che quindi la continuità aziendale è assicurata anche da questo punto di vista. Insomma, vince il bicchiere mezzo pieno. Ampiamente.
La terza coincidenza, di cui domani vi racconteremo tutti i particolari tecnici - con la nostra Giulia Guerri che aveva sollevato il problema condendolo di leggi e regolamenti, da precisina qual e, trasformata in unufficiale della Guardia Costiera (immaginatevela che scrive con la divisa bianca e il cappelletto) - sta scritta in un linguaggio burocraticissimo nellordinanza numero 52 della Capitaneria di Porto di Genova: «A seguito della direttiva del signor ministro dei Trasporti, acquisito il parere del ministero dellAmbiente, lautorità marittima ha disciplinato, attraverso lindividuazione dei punti di fonda, laccesso delle sole navi da crociera i cui passeggeri dirigono poi nei porti di Santa Margherita Ligure, Portofino e Rapallo. Le aree sono a circa 0,7 miglia dal perimetro esterno dellarea marina protetta di Portofino».
A tradurre questa roba dal linguaggio della Guardia Costiera a quello della quotidianità è stato per primo il governatore ligure Claudio Burlando, sempre più cinguettatore, che ha affidato alla sua efficientissima portavoce Anna Costantini un tweet pieno di hashtag e di tutte le diavolerie di Twitter. Confesso che non capisco niente di cancelletti e dintorni, ma mi limito a riportarle i 140 caratteri burlandiani: «#crociere#Tigullio i ministri hanno firmato. tutto torna alla normalità.#buonsenso». Non sarà il massimo per i cultori della lingua italiana e per i frequentatori dellaccademia della Crusca, ma il senso è chiaro.
E, nel caso non fosse abbastanza chiaro, un ulteriore approfondimento rispetto alla decisione dei ministri Passera e Clini arriva dal consigliere regionale Roberto Bagnasco che, ricordando gli interventi dei sindaci di Portofino, Santa Margherita Ligure e Rapallo e del deputato Michele Scandroglio, saluta lo scampato pericolo dellinterpretazione troppo restrittiva della normativa anti-inchini che avrebbe causato la scomparsa delle navi da crociera dalla Liguria e in particolare dal Tigullio: «Cè anche la buona politica», festeggia Bagnasco. E ha ragione.
Qui il punto non è chi ha la primogenitura della decisione.
Basta rendersene conto, basta cogliere le coincidenze.
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