il dibattito sul leghista Rixi

2 L'INCORAGGIAMENTO
Edoardo non cedere:

pochi sono preparati come te
Mi chiamo Roberto Regoli, imprenditore, militante della Lega dal 1989, che fondai con Ravera, Pollastro e Matteucci, attualmente sono consigliere comunale a Rondanina, Comune più piccolo della Liguria, nonché presidente dell'Associazione culturale Gal (Gruppo autonomista ligure). Ci tenevo a rispondere all'amico Renzo Di Prima circa l'opportunità che Edoardo Rixi debba rassegnare le dimissioni dal consiglio comunale, io che ero tra i 40 candidati della lista Lega so bene come andarono le cose, del fatto che Rixi venne candidato apposta Sindaco, per non farlo gareggiare come Segretario Nazionale, che, se il congresso fosse stato effettuato per militanti e non per delegati, come tanti membri autorevoli del Direttivo Provinciale chiesero, si avrebbe avuto un esito differente e racconteremmo un altro tipo di storia. Rixi è uno che politicamente sa il fatto suo, più di molti neo «fenomeni» che se la tirano da «dirigenti» interni ed esterni al Movimento. Essendo nella Lega da sempre so bene lo sforzo di Rixi e di altri giovani preparati per emergere. Ogni volta che tirano su la testa, con capacità e preparazione gli viene immediatamente schiacciata come se fossero indegni di avere il posto al «sole» che meritano. Invito Rixi a nome di tanti iscritti a non demordere a non arrendersi e non dare le dimissioni, già troppi passi indietro ti hanno fatto fare, adesso basta. La storia di Ravera insegna. Rixi è stato l'unico vero baluardo che ci ha messo la faccia in un momento no del Movimento e va rispettato e promosso, non è uno «scaldabanco» e chi lo attacca e ne chiede le dimissioni deve pensare alla propria poltrona... Rixi che da pivellino veniva con me ad attaccar manifesti della Lega in giro per le strade dell'intera provincia, dicendomi Roby, è dritto? Ragazzo d'oro!

2 NO AI DOPPI INCARICHI
I militanti sono scontenti

I vertici diano il buon esempio
Siamo di nuovo da capo; si dice che i panni sporchi si lavano in famiglia ma continuando a lavarli a casa nostra e con detersivi cattivi si consumano più rapidamente e non si è più costruttivi all'interno del Movimento. Io non sto né con Rixi né con Piana, rispettivamente consigliere entrante ed uscente del Comune di Genova, ma mi piace dire le cose come sono, e non come le pensano Di Prima Renzo e Rossi Davide che con due «botta e risposta» pubblicate recentemente sull'edizione genovese del Giornale si esprimono con pareri contrari sulla permanenza in consiglio comunale di Rixi, che occupando già la carica di consigliere regionale dovrebbe lasciare per far subentrare Alessio Piana che per 5 anni ha svolto con ponderatezza e diligenza, senza posizioni estreme, il suo compito. Essendo militante della Lega Nord Liguria fin dal 1990, ho sempre rispettato gli aspetti etici del Movimento e ne conosco difetti e pregi, e per questo me ne sto nel mio angolo ma non posso sopportare la poca verità di chi dice che Rixi aveva preso da tempo le dovute distanze da chi come un tarlo si è introdotto nel Movimento per distruggerlo lentamente, come poi si è dimostrato, anche se inviso alla maggioranza dei militanti non appena entratovi. Si mormorava che Rixi era vicino all'ex malefico Tesoriere della Lega ancora poco tempo prima dell'inizio della campagna elettorale della Lega a Genova e quindi Rixi ha fatto bene, anche per opportunità politica e l'appresa verità ad allontanarsene. Quindi invito Davide Rossi a non prendere «pan per focaccia» nei riguardi del comportamento di «Edo» perché la verità è a metà strada e da Davide strumentalizzata, ed io so perché, ma non intendo andare a fondo per il rispetto che ho per l'attivismo sul territorio del Rossi, consigliere per la Lega Nord nel Municipio di Sampierdarena. Concludendo, come da Statuto della Lega, sono incompatibili i duplici incarichi istituzionali e questo invito è rivolto anche ad altri Leghisti che continuano ad occuparne anche più di due (vedi l'on. Salvini, parlamentare europeo e consigliere comunale a Milano ed ultimamente anche Segretario nazionale della Lega Lombarda). Invito anche il nostro segretario federale a prendere posizione a riguardo perché tra i militanti c'è molto scontento e bisogna dare buono esempio.
Aldo La Pietra
2 SPARTIZIONE DEI POTERI
Nella Lega non ci siano

poltrone riservate
Aggiungo il mio parere dopo gli interventi dell'amico Di Prima e di Rossi apparsi nei giorni scorsi nelle colonne del Giornale. Premetto che senz'altro qualcuno ricorderà che negli anni più convincenti della Lega i suoi massimi esponenti declamavano la loro totale indifferenza circa la caccia alle poltrone. A seguito dell'omologazione romana c'è stata la corsa di leghisti e pseudo leghisti per accappararsi per se e gli amici, anche meno qualificati, le poltrone e i divani disponibili. Nella spartizione dei posti e nelle candidature alle elezioni di qualunque ordine si può capire che ogni partito ambisce anche ad una migliore visibilità per i suoi esponenti,ma oggi emerge con intensità il concetto di etica in politica, come non mai. Pertanto è opportuno riflettere se qualche poltrona in più a favore della stessa persona faccia guadagnare o perdere consensi. Meglio è distribuire gli incarichi fra più persone così se ne può misurare meglio la competenza. Il nostro Rixi deve scegliere o Regione o Comune, forse più appetibile la Regione, e dedicarsi a questa col massimo impegno. Circa la valutazione, un po' azzardata, della superiorità di tre spanne su tutti, lasciamo il giudizio ai lettori più informati. Invitiamo pertanto la Segreteria ligure della Lega a sollecitare Rixi a compiere la scelta nel più breve tempo. Si evitano così polemiche inutili e dannose per le persone interessate e per il movimento. Ricordo che già nel 2010, su queste pagine, avevo auspicato la necessità di coinvolgere, nelle varie attività, il maggior numero di iscritti in modo che potessero dimostrare le loro competenze e capacità e quindi utili per il movimento.

Oggi nella Lega non è possibile determinare delle aree riservate, solo per pochi, come se fossero unti del Signore, abitudine finalmente accantonata dalla nuova dirigenza.
Eugenio Ceroni
sezione Lega Nord Ge-Levante