Botte alla polizia e show alla Camera. Così la sinistra difende ladre e occupanti abusivi

Cariche alle forze dell’ordine nel presidio contro il decreto sicurezza in discussione alla Camera. Oggi la fiducia

Botte alla polizia e show alla Camera. Così la sinistra difende ladre e occupanti abusivi
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Cariche alla polizia e caos in Aula: la sinistra si «schiera» con violenti e abusivi.

Il centrodestra corre sul decreto sicurezza: oggi il primo via alla Camera con il voto sulla fiducia. La chiama inizierà alle 18. Poi il testo passa al Senato per l'ok finale entro il 10 giugno. Il provvedimento, varato dal governo, introduce un pacchetto di norme contro gli occupanti abusivi di immobili pubblici, borseggiatrici, immigrati irregolari e cortei fuorilegge. Inoltre viene potenziata la tutela legale per gli agenti. La sinistra si ribella e grida al regime. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni rivendica l'importanza del decreto: «Dicevano che era inutile, sbagliato, persino disumano. E invece, grazie alle nuove norme introdotte dal Decreto sicurezza, in Italia sono già stati eseguiti i primi sgomberi immediati di immobili occupati abusivamente. Un risultato concreto, reso possibile da procedura che consente finalmente un intervento veloce e il ripristino rapido della legalità. Avanti così, per tutelare i più deboli e difendere la proprietà privata». Positivo anche il giudizio del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi: «Il governo ha apprezzato la discussione generale, anche lunga, che si è svolta sul testo. Per noi questo è un provvedimento strategico per valorizzare il lavoro quotidiano delle forze dell'ordine e contiene misure decisive per la sicurezza». Le opposizioni danno vita a una doppia guerriglia. In piazza la rete delle associazioni vicine alla sinistra provano a forzare lo sbarramento delle forze dell'ordine all'altezza di via del Tritone. Un'altra giornata calda si preannuncia oggi a Bologna con l'arrivo della premier Giorgia Meloni. Comitati e centri sociali sono già in assetto di guerra. L'obiettivo è arrivare a Montecitorio dove è in corso la discussione sul decreto sicurezza. La polizia blocca i manifestanti ma inevitabili sono gli scontri. In Aula il M5s prova a rallentare i lavori con l'iscrizione al dibattito di dieci deputati. Il decreto Sicurezza non assicura affatto maggiore Sicurezza in Italia, cioè la prevenzione e il contrasto dei reati, il rispetto delle regole, la certezza della pena, la difesa dei cittadini e la protezione delle vittime dei reati. Questo Testo non prevede alcuna risorsa per rafforzare gli organici delle forze dell'ordine e della magistratura, contiene prevalentemente una miope pioggia di nuovi reati.

Al vertice di tutti i diritti c'è la libertà, invece il governo con il decreto Sicurezza restringe gli spazi di dissenso espressione del disagio e dell'emarginazione sociale. Governo e maggioranza dovrebbero ascoltare le parole di allarme pronunciate dalle Camere Penali, che hanno espresso fortissime critiche in tal senso commenta il grillino Federico Cafiero De Raho.

In difesa del provvedimento la deputata Augusta Montaruli, relatrice di maggioranza del testo: «Quella di oggi non è una manifestazione contro il Dl sicurezza, ma contro il governo. Vediamo con chiarezza oppositori, tra cui anche no pal, scagliarsi contro le forze dell'ordine, schierate in assetto antisommossa, nel tentativo di giungere nella sede del Parlamento.

L'avanzata dei manifestanti, che hanno colpito i poliziotti con bastoni, facendosi scudo con dei grossi pannelli, dimostra l'urgenza e la necessità di un decreto sicurezza proprio contro quegli stessi facinorosi violenti che, con le loro azioni, delegittimano il diritto sacrosanto di manifestare. Da parte nostra ribadiamo che non ci lasceremo intimidire. Solidarietà alle forze dell'ordine. Lo Stato è con voi».

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