Legalità «a orologeria» quella del sindaco Marco Doria. Lui che si è detto sindaco di «non tutti» i genovesi, spiegando che non sarà il sindaco dei delinquenti, tollera tuttavia di buon grado le occupazioni di edifici pubblici da parte dei centri sociali. E la tirata d'orecchi gli è arrivata anche da uno che Genova ben conosce e che dovrebbe essere della sua parte politica Sergio Cofferati, europarlamentare del Pd che gli ha consigliato in un'intervista pubblicata dal quotidiano di Genova il Secolo XIX di applicare «tolleranza zero» sulle case occupate in città. Così il primo cittadino, ieri, dopo tanti pilateschi silenzi, ha deciso di affidare al suo ufficio di comunicazione un messaggio di giustificazioni.
«L'emergenza casa in città è un problema serio cui l'amministrazione comunale sta lavorando e presterà la massima attenzione». E prosegue: «Sapendo bene che nessuno ha la bacchetta magica e che il Comune dispone di scarse risorse a seguito dei pesanti tagli a livello nazionale, l'amministrazione sta lavorando per evitare (...)Doria scopre la legalità. Se riguarda lui
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