Cronache

Dove correvano i cavalli ora si canta

Dove correvano i cavalli ora si canta

Mentre molti italiani, in questi giorni, seguono con spasmodica attenzione, giorno dopo giorno, gli aggiornamenti su Internet relativi ai fantomatici ippodromi dai nomi bizzarri in cui si svolgono le ormai celeberrime «corse clandestine» che ricordano i sondaggi elettorali, in Italia ci sono altri ippodromi, quelli veri, che non se la passano troppo bene. Sono purtroppo assai lontani i tempi della «Febbre da Cavallo» di Mandrake e «Er Pomata», interpretati rispettivamente da Gigi Proietti ed Enrico Montesano in una pellicola di culto, e anche le strutture dedicate alle gare ippiche soffrono un momento di grave crisi.
Molti gli ippodromi che chiudono i battenti, in tutto il Paese, altrettanti gli operatori del settore che scendono in piazza - come a Siracusa o a Cesena, per fare due esempi delle scorse settimane - per protestare contro il blocco delle attività e una certa sordità da parte delle strutture governative. Le categorie ippiche sono in rivolta, in stato di agitazione, e chiedono da mesi il pagamento dei premi e dei corrispettivi del primo acconto dell'anno 2012. La crisi, negli ultimi tempi, si è fatta sentire anche a Villanova d'Albenga, all'Ippodromo dei Fiori, maestosa struttura dell'entroterra ingauno, a pochi passi dall'aeroporto Clemente Panero e dal golf di Garlenda. Il circuito villanovese, da ormai circa un anno, non vive un periodo di gloria, e rimpiange i tempi in cui - tra gli anni '90 e il primo decennio del 2000, le sue abbaglianti luci riuscivano a illuminare tutto il comprensorio ingauno e attirare migliaia di persone, tra residenti e turisti, appassionati e semplici curiosi.
Pur non vivendo un periodo di gloria, l'impianto sportivo sta facendo il possibile per sopravvivere - e superare indenne - la crisi. Da qualche tempo, come comunicano i responsabili con una più che giustificata soddisfazione sul sito web ufficiale, è tornato il galoppo in riviera, con la stagione 2012-13, una «lunga cavalcata invernale» tuttora in corso, che si svolge con regolarità settimanale, con la sola interruzione, qualche lunedì fa, dovuta alla copiosa nevicata di metà febbraio. Ma le corse di cavalli, quando possibile di richiamo grazie alle Tris nazionali, non sono l'unico motivo di attrazione.
In vista della primavera, infatti (quando peraltro è previsto anche il ritorno del trotto) l'Ippodromo dei Fiori si reinventa e, grazie alla collaborazione di partner quali Regione Liguria, Provincia di Savona, Riviera dei Fiori e i vicini Comuni di Villanova d'Albenga, Albenga, Alassio, si propone come sede di un maxi evento a sfondo musicale.
Il 25-26 maggio, così, non saranno i rappresentanti del mondo equino a recitare il ruolo di protagonisti del circuito, ma purosangue della musica, in occasione della prima edizione della Fim - Fiera Internazionale della Musica, iniziativa unica nel suo genere che proporrà quattro palcoscenici e ben 184 mila metri quadri di esposizioni ed eventi e, come recita la presentazione ufficiale, «due giorni di incontri, dimostrazioni, concerti, eventi, strumenti musicali, esposizioni, discografia, master class, seminari, concorsi, idee e talenti». Una manifestazione che, sebbene agli esordi, si propone già come punto di riferimento del settore, potendo contare su due ospiti d'eccezione, i «big» della musica nazionale Niccolò Fabi ed Enrico Ruggeri, che si esibiranno gratuitamente per tutti i visitatori di Fim Fiera. Una vera e propria scommessa: un appuntamento diverso dal solito, o meglio «qualcosa di mai sentito», come definito dagli organizzatori, per l'impianto (unico in tutta la regione) realizzato nel 1991, che potrebbe rappresentare una svolta e dare nuova linfa vitale a una struttura che spera di far sentire nuovamente la propria voce anche al di fuori del territorio e che vuole evitare di fare la fine di altri illustri ippodromi d'Italia, riuscendo così a uscire dalla crisi e correre ancora, raggiungendo nuovi traguardi.

Anche al fotofinish, se necessario.
(2- continua)

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