Al Garage il tango conquista con ironia

Al Garage il tango conquista con ironia

Salita la scala che porta alla sala Diana si è catapultati in un'atmosfera diversa che sa poco di teatro e molto più di milonga. Coppie di danzatori di tango argentino ballano sul palco a sipario aperto, non curanti del pubblico che ancora cerca posto a sedere. La musica di sottofondo è bassa, ma arriva. Tutto voluto naturalmente, e deciso da un'attenta regia, quella di Lorenzo Costa, che questa volta ai suoi affezionati ha voluto regalare un prodotto diverso con «Il maestro di tango», il suo nuovo spettacolo in apertura di stagione. Una pièce nuova in tutti i sensi in quanto il testo è stato appena sfornato per l'occasione da Mario Bagnara che, lasciati per il momento i temi sacri e ispirandosi a un suo precedente lavoro, «Matrimonio in noir», ha sviluppato una vicenda che possiamo definire un giallo psicologico che indubbiamente ha il suo fascino. Ma se di fascino dobbiamo parlare, la palma va alla protagonista, Federica Ruggero, mai vista così brava e sensuale come qui. A lei in mano tutta la vicenda e la sua capacità di sedurre in cui riesce alla grande. Lo spettacolo si articola su due piani, il primo realistico si svolge su una pedana a lato del palco dove vediamo seduti la donna e un uomo (lo stesso Costa) a cui lei racconta un'intricata storia di passioni e omicidi, ed il secondo sul palcoscenico dove come un flash back si svolge parallelamente l'accaduto. La donna, rivive tra parola, musica e danza la sua storia di passione in cui l'amore per il tango e quello per l'altro sesso si intrecciano. Suo partner un insolito Francesco Pedone, prestato al ruolo di attore. Il suo è un personaggio ambiguo, maestro di tango (come nella realtà) qui è anche una specie di gangster che gestisce la vita degli altri con ricatti. Malgrado tutto però riesce anche ad essere seducente con le donne e così accade anche con la protagonista, che sembra cedere alle sue lusinghe.

Non sveliamo il finale a sorpresa, di una messa in scena originale in cui la danza la fa da padrona. Ottime le coreografie di Pedone che conduce elegantemente Federica Ruggero in duetti abilissimi. Spettacolo ironico e leggero senz'altro consigliabile, in scena al Garage fino al 28 ottobre.

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