«I lavavetri? Una piaga Si spartiscono i semafori e Tursi acconsente»

Sembravano spariti, ma sono tornati. E sono tanti, forse più di prima, i lavavetri e i venditori di cianfrusaglie che assaltano le auto ferme ai semafori cittadini imponendo i propri servizi. A sollevare la questione del degrado che ciò comporta sono i consiglieri leghisti Edoardo Rixi in Comune e Davide Rossi nel Municipio Centro Ovest, territorio dove il fenomeno è più pressante. «Sembra siano organizzati per clan che si sono spartiti il territorio cittadino - dicono i due leghisti che hanno presentato altrettante interrogazioni in Comune e in Municipio -, e le zone più colpite sono il Centro Ovest, con le uscite autostradali su via Cantore, via Pacinotti, e nella zona della Fiumara dal semaforo che immette sull'Aurelia, ma anche in piazza Di Negro e in via GB Monti all'altezza del semaforo».

Ma il fenomeno riguarda anche Brignole e la zona centrale di corso Torino, piazza delle Americhe, via Tolemaide, dove i lavavetri sono piazzati tutto il giorno. «Perché il Comune non interviene?», si chiedono i consiglieri? È quello che si domandano anche i cittadini.

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