L'ospedale mette tutti d'accordo contro i tagli della RegioneConsiglio comunale di Rapallo

La chiusura del primo intervento in orario serale, il reparto di dialisi mai aperto, la radiologia attiva solo per sei ore al giorno. A meno di due anni dall'inaugurazione, l'ospedale di Rapallo intitolato a Nostra Signora di Montallegro è incompleto. Servizi promessi e mai forniti, ma anche tagli in nome della spending review, che preoccupano e fanno suonare il campanello d'allarme. E così il consiglio comunale si riunisce per analizzare a 360 gradi gli scenari futuri. Troppa la paura che pezzo dopo pezzo il nosocomio venga smantellato nonostante gli oltre 40 milioni di euro investiti. Maggioranza e opposizione, ad eccezione del consigliere dell'Italia dei valori Gloria Barbetta che si astiene, sono sulla stessa lunghezza d'onda e approvano un ordine del giorno in cui si chiede a Regione, Asl 4 e Conferenza dei sindaci dell'Asl 4, di assumersi tre impegni: la razionalizzazione e il potenziamento del punto di primo intervento sulle 24 ore; l'allargamento del bacino d'utenza ai comuni del Golfo Paradiso; la valutazione del progetto che vedrebbe villa Azzurra spostarsi nei locali del N.S. di Montallegro. Un'ipotesi, quest'ultima, che dopo un'iniziale chiusura sta prendendo sempre più campo: «La possibilità esiste, anche se l'ultima parola spetta alla Regione - ammette il direttore dell'Asl 4 Paolo Cavagnaro -. Il trasferimento di villa Azzurra all'interno del nosocomio - avverte - non potrebbe comunque avvenire senza una riduzione delle altre attività». La coperta, come quella di Linus, sembra corta.

E sul reparto di dialisi, mai aperto nonostante sia tra i più all'avanguardia di tutta la regione, il direttore dell'Asl 4 spiega che cosa frena il via libera: «Dobbiamo trovare un accordo coi comuni del Golfo Paradiso. Allo stato attuale, infatti, l'utilizzo della struttura da parte dei soli malati del distretto socio sanitario 14 sarebbe antieconomico».

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