Mariangela, l'unica attrice tanto attenta a noi critici

Mariangela, l'unica attrice tanto attenta a noi critici

Noi giornalisti usiamo preparare il «coccodrillo» quando sappiamo che un personaggio in vista è alla fine. Il coccodrillo, per chi non lo sa, non è altro che l'articolo commemorativo pronto appena arriva la notizia del decesso. Credo che nessuno di noi avesse pronto il coccodrillo per Mariangela Melato perché malgrado si sapesse che era malata da due anni lei ha continuato a lavorare con l'ardore e la passione di sempre, il che allontanava l'idea di un suo prossimo allontanamento dalla vita. Mariangela ha fatto bene a non far pensare mai a lei come una persona che si stava spegnendo perché così nessuno di noi se la può ricordare come non era e non voleva essere. Inutile ricordare che attrice straordinaria fosse e che donna forte e fragile al contempo.
Io la ricordo per quello che mi ha dato come giornalista critico di teatro: tutte le volte che leggeva una mia recensione sul Giornale mi scriveva e mandava a casa un bigliettino di ringraziamento per le mie parole.


Tengo quei bigliettini tra le mie cose più preziose perché credo sia stata l'unica attrice che rivolgeva una così amichevole attenzione ai critici. Non dimenticherò mai i suoi occhi quando in conferenza stampa allo Stabile di Genova mi guardava come si rivolgesse solo a me. Ero affascinata e rapita da quello sguardo di complicità e di simpatia pura.  

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