Cronache

DOPO MEZZO SECOLO DI PROMESSEBogliasco, parte la «rivoluzione» del fondovalle

Dallo scorso ottobre è divenuto operativo il Piano di ristrutturazione del Fondovalle a Bogliasco. Un'attesa durata cinquant'anni da quando il tracciamento di una strada su un terreno privato consentì una prima provvisoria via d'uscita dal paese evitando i passaggi a livello. Provvisoria doveva essere, ed è passato mezzo secolo. Mezzo secolo fatto di annunci, progetti. Mille difficoltà si sovrapponevano e, su tutte, il rischio idrogeologico di quest'area posta alla confluenza di due torrenti e ai piedi di una colossale discarica.
Tuttavia negli ultimi vent'anni, durante le amministrazioni Peruzzi e Canepa, si è potuto mettere in sicurezza la discarica, oggi trasformata in un'area destinata agli impianti sportivi, con il fronte predisposto per un percorso verde. Due grandi canali scolmatori furono realizzati una decina d'anni fa per contenere le piene del torrente e raccogliere le acque dagli affluenti. Con l'amministrazione Pastorino si è giunti alla definitiva progettazione dell'area con ulteriori modifiche ai piani precedenti. Il progetto, realizzato dall'impresa Nuova Alga, prevede il raccordo a doppio senso tra via Cavour e via Sessarego, per l'entrata e l'uscita dal paese; una ridotta volumetria, che prevede 56 appartamenti in sei edifici; l'ampliamento di un tratto di via Sessarego; la sistemazione degli argini dei torrenti secondo le più restrittive norme recentemente emanate; la costruzione di un parcheggio per 120 posti auto, che in futuro potrebbe diventare un silos con capienza triplicata. I lavori dureranno tre anni.
In questo periodo si prevedono disagi, che si cercherà di contenere il più possibile. Non mancano le proteste dei residenti, soprattutto per la sensibile diminuzione di parcheggi che in questi tre anni si verificherà.

Resta la perplessità di molti sulla necessità di costruire nuove abitazioni a Bogliasco, ma la soluzione adottata sembra l'unica possibile; un acquisto dell'area da parte del Comune ed un investimento per una sistemazione del fondovalle, insiste l'amministrazione, erano impensabili anche in momenti finanziariamente meno difficili.

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